Milano, bufera sulla Festa islamica del Sacrificio

Dalla vicesindaco arrivano gli auguri alla comunità. E si innesca la polemica con centrodestra e animalisti

Preghiera musulmana

Preghiera musulmana

Milano, 13 settembre 2016 - Da una parte gli auguri, dall'altra gli attacchi e le levate di scudo a favore degli animali. Così la Festa del Sacrificio, ricorrenza islamica che ricorda la storia del profeta Abramo e di suo figlio, narrata sia nella Bibbia che nel Corano, si trasforma in terreno di scontro politico (e non) all'ombra della Madonnina. Dalla vicesindaco Anna Scavuzzo, con delega ai Rapporti con le Comunità religiose, arriva un formale augurio "a nome dell'Amministrazione comunale di Milano. In occasione della preghiera dell'Eid al-Adha porgo un augurio a tutte le cittadine e i cittadini di fede islamica. Le feste e le ricorrenze siano occasione di incontro, di reciproca conoscenza e di amicizia fra le diverse comunità che vivono in città: il dialogo e il rispetto reciproco sono elementi essenziali per costruire una convivialità delle differenze che possa rendere Milano una città ancora più aperta e capace di accogliere dentro di sé le differenti anime che la popolano".

Apertura all'altro  e valorizzazione della diversità. Un punto di vista che si capovolge quando a parlare è Riccardo De Corato, ex vicesindaco e capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale in Regione Lombardia, che alla nota della vicesindaco risponde piccato. "Il Comune guidato da Sala è di proprietà dei musulmani o di tutti? Considerando che il vicesindaco fa gli auguri solo per le feste islamiche, sembra che sia ormai una giunta pro-islam. Se ci sbagliamo, allora farà gli auguri a ogni festa di ogni religione!". Segue il calendario con "le prossime feste per le quali dovrà fare un comunicato e mandare i suoi auguri ai fedeli". Buddisti, ebrei, ortodossi... 

Le critiche arrivano pure dall'onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente ed ex ministro di Forza Italia. “Il vicesindaco Scavuzzo – incalza l’ex ministro – potrebbe dedicare il suo zelo a miglior causa, occupandosi dei problemi dei suoi concittadini e non incoraggiando un rito religioso che, per quanto legale se compiuto da operatori autorizzati in stabilimenti autorizzati, resta inaccettabile, perché condanna gli animali ad un’inutile sofferenza, e offende la comune sensibilità degli italiani. Non dimentichiamo che, in occasione della Festa del Sacrificio, case e luoghi pubblici diventano spesso teatro di orribili macellazioni fai-da-te”. Lorenzo Croce, presidente di Aidaa (Associazione italiana in difesa di animali e ambiente) rincara la dose. "Purtroppo lo sgozzamento dovrebbe avvenire solo nei macelli autorizzati e con una serie di accorgimenti che dovrebbero teoricamente ridurre al minimo la sofferenza dell'animale mentre invece avviene spesso nelle case private (solo a Milano si calcola un massacro di almeno 30.000 animali) senza alcuna precauzione e sopratutto in maniera assolutamente illegale". 

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