Fabrizio Corona, udienza rinviata per un errore. Niente tv in aula e corridoio blindato

L'ex fotografo dei vip ha avuto la possibilità di abbracciare la mamma e dare un bacio alla fidanzata, Silvia Provvedi

Francesca Persi (La Presse)

Francesca Persi (La Presse)

Milano, 25 gennaio  2017 - Rinviata l'udienza del nuovo processo milanese a carico di Fabrizio Corona, tornato in carcere lo scorso 10 ottobre con l'accusa di intestazione fittizia di beni per quei 1,7 milioni di euro trovati nel controsoffitto della casa di una sua collaboratrice, a cui si sono aggiunti, poi, gli oltre 800mila euro, sempre in contanti, rintracciati in due cassette di sicurezza in Austria. Su di lui pende anche l'accusa di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e violazione delle norme patrimoniali in relazione alle misure di prevenzione. Dopo l'arresto di ottobre all'ex fotografo dei vip è stato anche revocato l'affidamento in prova ai servizi sociali di cui godeva dal giugno del 2015. 

La prossima data è stata fissata per il 16 febbraio a causa di un errore procedurale: il gup aveva disposto il rinvio a giudizio di Corona per intestazione fittizia di beni, frode fiscale e violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione davanti ad un giudice monocratico, mentre sarà un collegio (presieduto da Guido Salvini) sempre della prima sezione penale a doversene occupare.  Tuttavia, all'ex fotografo dei vip è stato concesso di abbracciare la madre ed alcuni amici e di baciare la sua fidanzata Silvia Provvedi, del duo musicale 'Le Donatella', presente in aula assieme alla sorella gemella e anche ad alcune giovanissime fan dell'ex 're dei paparazzi'.

In occasione dell'udienza di questa mattina, il corridoio del Tribunale è stato blindato e c'è anche il divieto di riprese televisive.  A decidere che il dibattimento a carico dell'ex 're dei paparazzi' e della sua storica amica e collaboratrice Francesca Persi non venga filmato, probabilmente anche per evitare una possibile 'spettacolarizzazione' del processo, è stato il presidente della prima sezione penale, Giuseppe Fazio, che ha negato l'autorizzazione alle emittenti tv che ne hanno fatto richiesta. Tra l'altro, è stata anche transennata una parte del corridoio davanti all'aula per rendere più difficile a cronisti e fotografi avvicinarsi a Corona. Ma il legale dell'imputato, Ivano Chiesa, non è d'accordo.  "La Procura  - ha detto l'avvocato - non ha indicato nella sua lista dei testi che possano dimostrare l'illecita provenienza del denaro, mentre noi chiariremo che in questo processo non si parla di intestazione fittizia ma, al limite di un problema fiscale, e non si capisce perche' Corona debba restare in carcere". E ha aggiunto che da parte sua "non c'e' nessun problema a far entrare le telecamere e i fotografi in aula perché è giusto che il popolo sappia quello che accade". Sul loro ingresso si pronuncera' il nuovo collegio nella prossima udienza quando verranno discusse le prove.

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