Milano, 9 maggio 2017 - Nuova udienza a porte chiuse della sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano nell'ambito del processo a Fabrizio Corona, accusato di intestazione fittizia di beni, frode fiscale e violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione per la vicenda dei 1,7 milioni in contanti trovati nel controsoffitto di casa della sua amica e collaboratrice Francesca Persi (anche lei a processo) e i 900mila euro nascosti in due cassette di sicurezza in Austria.
"Per un semplice sospetto di evasione fiscale nel nostro sistema giudiziario ti confiscano tutto e per me questo è incostituzionale", ha detto l'avvocato difensore dell'ex re dei paparazzi Ivano Chiesa. "La disciplina sulle misure di prevenzione, così come sono scritte, a mio avviso è incostituzionale. Questo quindi al di là di questo caso, ma in senso generale", ha detto Chiesa prima dell'udienza.
Al termine, l'avvocato Luca Sirotti ha fatto sapere: "Il tribunale di Milano ha preso una decisione molto netta accogliendo le istanze degli avvocati delle società Atena e Fenice che hanno chiesto che siano ammesse e costituite nel procedimento le due società cui sono riconducibili i valori oggetto del sequestro. Il tribunale ha ammesso la legittimazione di queste società, legittimazione cui, come avvocati di Fabrizio Corona, con l'avvocato Ivano Chiesa, ci eravamo associati. Sono stati sottoposti a sequestro sia l'appartamento sia i soldi contanti trovati nel controsoffitto di pertinenza delle società". L'avvocato delle società è Corrado Olmo Artale. In udienza era presente Fabrizio Corona. Nella prossima udienza sfileranno nuovi testimoni, tra cui una nota ex del paparazzo, Belen Rodriguez.
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