Inchiesta mafia-Expo, nove misure disciplinari da Fiera Milano

Quattro licenziamenti e cinque sospensioni cautelari, sono i provvedimenti disciplinari per manager e dipendenti di Fiera Milano spa e della controllata Nolostand

Il logo di Fiera Milano spa

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Milano, 22 novembre 2016 - Quattro licenziamenti e cinque sospensioni cautelari, sono i provvedimenti disciplinari per manager e dipendenti di Fiera Milano spa e della controllata Nolostand decisi nei mesi scorsi dai vertici di Fiera Milano spa nei confronti delle figure coinvolte nell'inchiesta della Dda sulle presunte infiltrazioni mafiose nel gruppo. La notizia e' emersa dall'udienza di stamane in cui l'amministratore giudiziario Pietro Capitini ha illustrato la situazione a porte chiuse. Dopo gli arresti del 6 luglio e il commissariamento di Nolostand, ha sostenuto Capitini, c'e' stata una "sottovalutazione del problema" da parte dei vertici del gruppo. Ma da ottobre, dopo che il Tribunale ha stabilito il commissariamento anche per Fiera Milano in relazione al comparto degli allestimenti, c'e' stata una progressiva "presa di coscienza" del problema, con un "ravvedimento operoso" da parte dei vertici del gruppo. A dimostrarlo, la scelta di nominare un "security manager" interno, una nuova figura che entrera' nell'organigramma aziendale per visionare i rapporti tra il gruppo Fiera e tutti i suoi fornitori.

L'indagine aveva portato all'arresto di 11 persone (7 in carcere e 4 ai domiciliari) per associazione a delinquere finalizzata, nel caso di alcuni indagati, a favorire Cosa Nostra. Al centro dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dai pm Paolo Storari e Sara Ombra c'era la societa' Dominus scarl specializzata nell'allestimento di stand che ha lavorato per Fiera Milano da cui ha ricevuto anche il compito di realizzare dei padiglioni per Expo 2015.

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