Ema a Milano, il sindaco Sala ricorre alla Corte dei Conti Ue: "Sospetti fondati"

Il primo cittadino ha reso pubblici i documenti che proverebbero le inadempienze di Amsterdam

Il sindaco di Milano Beppe Sala

Il sindaco di Milano Beppe Sala

Milano, 20 febbraio 2018 - Milano non smette di crederci: il Comune ricorre alla Corte dei Conti europea contro l'assegnazione all'Olanda della sede Ema. Lo ha annunciato il sindaco, Beppe Sala, rendendo pubblici al telegiornale de La7 i documenti - ottenuti in seguito alla richiesta di accesso agli atti della stessa amministrazione - che proverebbero le inadempienze di Amsterdam. "Oggi il governo olandese è stato costretto a rendere pubblici gli atti che aveva secretato - spiega Sala -, da questo abbiamo capito che i nostri sospetti erano fondati". 

Secondo il primo cittadino, il documento, di cui è entrata in possesso anche l'Ansa, dimostrerebbe che le due sedi temporanee proposte dall'Olanda nel dossier di candidatura - il Tripolis-Burgerweeshuispad 200 e l'Infinity Business Center-Amstelveenseweg 500 - sono scomparse. "La nuova sede che propongono - prosegue Sala - è diversa e non ha nemmeno le dimensioni sufficienti. Pensate se avessimo fatto una cosa del genere noi italiani...". "A questo punto - conclude il sindaco  - aggiungo un ricorso alla Corte dei Conti europea, perché qui si configura un danno per i cittadini europei e quindi anche per le nostre tasche".

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