Ema, lettera a Gentiloni: Governo si attivi. Polemica sul giudice olandese per il ricorso

Comune, Regione, aziende e mondo accademico fanno fronte comune. Riparte in pressing sulla sede dell’Agenzia europea del farmaco assegnata ad Amsterdam

Il Pirellone illuminato con la scritta "Ema a Milano" (Ansa)

Il Pirellone illuminato con la scritta "Ema a Milano" (Ansa)

Milano, 10 febbraio 2018 - Un accesso agli atti e un’audizione davanti al Parlamento europeo per far sentire le ragioni di Milano e dell’Italia. Il sindaco Giuseppe Sala insiste e riparte in pressing sulla sede dell’European Medicines Agency (Ema), l’Agenzia europea del farmaco assegnata ad Amsterdam lo scorso novembre dopo un sondaggio che ha penalizzato Milano ma tornata in bilico dopo l’affondo del direttore dell’Ema Guido Rasi sull’inadeguatezza della sede provvisoria offerta dalla metropoli olandese per ospitare i lavoratori dell’Agenzia.

Il mondo politico e istituzionale milanese ha anche scritto al premier Gentiloni per chiedere al Governo il massimo sostegno e supporto in questa fase delicata: "Riteniamo essenziale che il Governo italiano si attivi per creare il consenso necessario a rivedere la decisione dell'assegnazione di Ema, nell'interesse europeo di tutti gli Stati membri e dei cittadini europei, nonché per garantire la piena operatività dell'Agenzia nei tempi previsti". Lo hanno messo nero su bianco il sindaco di Milano Sala, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, Diana Bracco, in rappresentanza delle imprese, e Gianluca Vago, in rappresentanza del sistema accademico lombardo in una lettera che martedì scorso hanno inviato al premier.

Comune, Regione, aziende e mondo accademico fanno fronte comune e chiedono al governo italiano di attivarsi, alla luce delle forti criticità emerse dalla candidatura di Amsterdam nella speranza che "il dibattito acquisisca rilevanza nel Parlamento europeo in quanto solo da un confronto tra Parlamento, Consiglio e Commissione potrà emergere la necessità di rivedere la decisione assunta in sede di Consiglio secondo la procedura di assegnazione", si legge ancora nella missiva. Sala, Maroni, Bracco e Vago esprimono anche preoccupazione per l'operatività dell'Ema, che potrebbe essere messa a rischio dai ritardi di Amsterdam nella costruzione della nuova sede. 

Nel frattempo si è aprreso che la Corte europea di giustizia di Lussemburgo ha assegnato a un giudice olandese il ricorso presentato dal Comune di Milano con la richiesta di sospensiva urgente dell'assegnazione ad Amsterdam dell'agenzia europea del farmaco, che dopo la Brexit dovrebbe lasciare Londra a marzo 2019. Ricorso che che si aggiunge a quello ordinario e a un altro separato presentato del governo italiano sul futuro dell'Ema. 

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