Aree Expo, i conti ora sono nero su bianco: ottanta milioni al Centro tecnologico

Il ministro Martina: "Cinquanta milioni per l’ingresso del Governo" di GIAMBATTISTA ANASTASIO

Maurizio Martina

Maurizio Martina

Milano, 21 novembre 2015 - L'investimento del Governo per la realizzazione del nuovo «Centro di tecnologie per la vita» sul sito dell’Expo ammonterà per l’esattezza a 80 milioni di euro. È questa la cifra messa nera su bianco dall’esecutivo nel decreto che rappresenta, di fatto, il fischio d’inizio della delicata partita per il ripensamento dell’area dell’Esposizione Universale, un decreto approvato la settimana scorsa in Consiglio dei Ministri e annunciato già il 3 novembre dal premier Matteo Renzi.Al nuovo polo scientifico da realizzare sotto la supervisione dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova (IIT) è destinata poco più della metà dello stanziamento complessivo di 150 milioni. Altri 50 milioni di euro sono invece finalizzati a finanziare il tanto atteso ingresso del Governo nel capitale della società che del sito Expo è proprietaria: Arexpo Spa.

Come già riportato, a lasciare il posto a Palazzo Chigi sarà Fondazione Fiera, unico socio di diritto privato della Spa, detentrice del 27,6% delle quote. Un pacchetto, quello di largo Domodossola, che vale, a livello nominale, 26 milioni di euro. Ancora da capire se il subentro sarà o no graduale. I conti però dovrebbero tornare, se è vero che dei 50 milioni previsti nel decreto, quelli espressamente dirottati sull’ingresso del Governo nel capitale Arexpo sono 35, mentre i restanti 15 andranno a coprire le spese vive e urgenti che la stessa società deve affrontare, a partire dai 9 milioni di obbligazioni. Gli ultimi 20 dei 150 milioni complessivi andranno infine a coprire le spese per la sicurezza sostenute nei sei mesi dell’Expo. Un passo decisivo, la chiusura dell’iter di approvazione del decreto, per consentire ad Arexpo di riorganizzare la propria governance nell’assemblea dei soci di martedì, «un’assemblea costituente» come l’ha più volte definita il presidente della Spa, Luciano Pilotti, ma anche per dare garanzie e prospettive alle banche che hanno finanziato l’acquisto dei terreni.

A dettagliare la ripartizione dei 150 milioni di euro è stato, ieri, il ministro Maurizio Martina, anche in replica alle dichiarazioni di Roberto Maroni che ha accusato Renzi di voler decidere il futuro del sito in autonomia. «Nessun problema con l’IIT ma Renzi è venuto a Milano a dire cose stravaganti», ha scandito il governatore. «Noi siamo già oltre le polemiche – ribatte Martina –. Lavoriamo e risolviamo problemi lasciati aperti per troppo tempo. Con i tecnici di Comune, Regione e Governo abbiamo messo a punto la norma del decreto che finanzia per 50 milioni la partecipazione al capitale della società proprietaria del sito Expo. Grazie a questa decisione i soci di Arexpo potranno gestire il passaggio dell’assemblea del 24 novembre prossimo al meglio. Ci sono poi 20 milioni per la copertura dei costi sostenuti per la sicurezza. E infine abbiamo destinato al progetto scientifico “Italia 2040” un primo finanziamento di 80 milioni».

giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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