Dj Fabo, al processo il video dell'agonia: si commuovono la pm e la 'Iena' Golia

Cappato ai giudici: "Mio dovere aiutarlo a morire. Mi ringraziò prima di premere il pulsante". L'esponente radicale contattato da 454 persone per "Sos eutanasia"

In aula le immagini di Dj Fabo

In aula le immagini di Dj Fabo

Milano,13 dicembre 2017 - Lacrime agli occhi, non solo per la madre e la fidanzata di Fabiano Antoniani, noto come dj Fabo, ma anche la pm Tiziana Siciliano e il pubblico presente, che hanno guardato le immagini del filmato de 'Le Iene', nel quale si vede l'agonia della sua condizione di cieco e tetraplegico e anche una sua crisi respiratoria. "Andrò via col sorriso perché vivo nel dolore" sono alcune delle parole di Fabo nel video. A processo per aiuto al suicidio c'è Marco Cappato. 

IN AULA - Davanti alla Corte d'Assise di Milano (presidente Ilio Mannucci Pacini), composta anche da giurati popolari, anche loro a tratti visibilmente commossi, sono state proiettate in aula, come chiesto dai pm Tiziana Siciliano e Sara Arduini (avevano chiesto l'archiviazione dell'accusa per Cappato, ma è poi stato il gip a disporre l'imputazione coatta), parti del filmato integrale di circa due ore dell'intervista rilasciata da Antoniani, morto col suicidio assistito il 27 febbraio scorso in una clinica svizzera, a Giulio Golia, inviato del programma tv e che è stato ascoltato come teste durante la visione del video. "Alla Procura interessa fare chiarezza su quelle che erano le condizioni di Antoniani e sulle sue volontà", ha spiegato il pm Siciliano. Ascoltato in aula anche Mario Riccio, il medico che staccò la spina a Piergiorgio Welby.

IL VIDEO CHOC - Nel video si vede Fabiano nel letto attaccato alla macchina che lo aiuta a respirare (in sottofondo il rumore) e con a fianco la fidanzata Valeria e che, stuzzicato dalle domande di Golia che vuole capire perché desideri affrontare una scelta come quella di morire, dice: "Io vivo di quantità non di qualità, mettiti una benda negli occhi e fatti legare mani e piedi al letto e potrai capire cosa sto provando io. Sono così da due anni e 9 mesi (dopo un incidente stradale, ndr), siamo due persone in tutta Italia così, almeno gli altri ci vedono, io vedo sempre nero". Le parole di Fabo nel filmato, realizzato circa due settimana prima della sua morte, vengono spesso riportate dalla fidanzata per la fatica che l'uomo faceva a parlare e respirare. Si vede anche quando l'intervista deve essere interrotta, perché Fabo ha bisogno che gli venga aspirata la saliva e verso la fine è stata ripresa anche parte della sua agonia nel corso di una crisi respiratoria.

L'INTERVISTA - Nell'intervista Fabo fa anche spesso battute come "Valeria mi picchiava perché russavo e ora non russo più, guarda come sono conciato" e la fidanzata, riascoltandole in aula, ha spesso sorriso. "Sono assolutamente convinto della mia scelta - dice ancora Antoniani - la mia vita è insopportabile, è una sofferenza immane, vivo nel dolore di non poter fare una passeggiata, dipendo al 100 per cento dagli altri, ma andrò via col sorriso, tutti i giorni ho immaginato quel momento, in tutti i momenti". E ancora: "A me basta sognare di poter smettere di soffrire". E rivolto a Golia: "Spero che il vostro servizio non mi metta i bastoni tra le ruote rispetto alla mia scelta, ci rivedremo nell'aldilà". 

CAPPATO -  "Per me è stato un dovere aiutare Fabiano a morire ma ritengo che possa essere riconosciuto anche come un diritto per lui e per chi si trova in condizioni come le sue. Poco prima di premere il pulsante, Fabiano mi ha chiamato per  ringraziarmi e mi ha chiesto di restare solo con la fidanzata  e la mamma". Così il leader radicale Marco Cappato si è rivolto nelle sue dichiarazioni finali alla Corte d'Assise di Milano. "Fabiano è stato molto esplicito e ha detto 'sono vivo adesso e la voglio fare da vivo questa battaglia'. Dal punto di vista medico - ha spiegato il segretario dell'associazione 'Luca Coscioni' durante il suo esame - mi è stato detto che Fabiano per la sua struttura robusta e la giovane età, nonostante la gravità delle sue condizioni, avrebbe potuto continuare a vivere, o sopravvivere, per altri 10-15 anni, se nessuno fosse intervenuto ad aiutarlo ad andare in Svizzera. Ma dubito che un giorno non sarebbe arrivato a chiedere aiuto vista la sua determinazione a morire o accettando la sedazione preliminare, magari passando dall'approvazione della legge sul biotestamento in discussione, oppure in un altro modo. Io l'ho preso molto seriamente quando lui un giorno mi disse: 'Se non mi aiuti trovo qualcuno che mi spara'. Io sono stato contattato da 454 persone da quando abbiamo avviato" l'iniziativa 'Sos Eutanasia' a sostegno a chi vuole porre fine alla propria vita".

GLI ALTRI CASI - Oltre a Fabiano, Cappato ha anche accompagnato oltre confine Piera Franchini, malata di tumore, e aiutato Dominique Velati a raggiungere in treno la Svizzera. L'esponente radicale insieme a Mina Welby è anche indagato per la morte di Davide Trentini, che è stato aiutato dall'associazione Luca Coscioni a completare le pratiche per ottenere il semaforo verde e a pagare la struttura dov'è morto.

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