Comune, la protesta dei dipendenti: "Assunzioni insufficienti" / FOTO

Assemblea e corteo dei dipendenti comunali. Circa 2-3mila partecipanti per contestare il piano occupazionale

Corteo dei dipendenti del Comune

Corteo dei dipendenti del Comune

Milano, 18 novembre 2016 - Un'assemblea e un corteo per chiedere colloquio col sindaco. Erano circa 2500-3000 i dipendenti del Comune che oggi hanno protestato in centro. I presenti al Teatro Nuovo "hanno votato una mozione per indire lo sciopero degli straordinari, dei presidi di protesta, fino ad arrivare allo sciopero generale se non riparte la trattativa sulle politiche occupazionali iniziata il 30 settembre e interrotta dopo primi incontri durante i quali ed era stato promesso lo sblocco delle assunzioni", riferisce Tatiana Cazzaniga, sindacalista Cgil-funzione pubblica. I sindacati lamentano che "il direttore generale ad interim delle risorse umane ha annunciato un piano occupazionale insufficiente.

"Molte lavoratrici e lavoratori non sono riusciti ad entrare, per problemi di capienza della sala, discutendo fuori dal teatro", spiegano le organizzazioni sindacali. Dopo il dibattito "circa tremila" (numeri dei sindacati), si sono recati in corteo fino a Piazza della Scala davanti a Palazzo Marino, dove era in corso la seduta di Giunta Comunale. "Alla richiesta di incontro con il Sindaco Sala, non è seguita nessuna risposta - proseguono i sindacati -. Scopo dell'incontro era illustrare al sindaco le ragioni della forte preoccupazione e del malessere delle lavoratrici e dei lavoratori, sul proprio futuro e sulle prospettive dei servizi".

L'assemblea quindi dato il mandato alla RSU ed alle Organizzazioni Sindacali dell'Ente di avviare la mobilitazione del personale in tutti i posti di lavoro, attraverso diverse iniziative: sciopero degli straordinari, con l'intento di bloccare numerosi servizi, presidi e iniziative di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, fino allo sciopero di Ente. Questo, "preso atto - del piano occupazionale del Comune per l'anno 2016, che prevede assunzioni inferiori ai limiti posti dalle norme e insufficienti rispetto alle necessità dei servizi e comporta un concreto rischio di esternalizzazioni; dell'esiguità delle risorse preannunciate nella legge di bilancio per il rinnovo del contratto dei lavoratori pubblici, insufficienti sia per l'aumento del salario tabellare sia per il salario accessorio; della interruzione e sospensione della contrattazione aziendale su tutti gli istituti salariali, comprese le progressioni orizzontali; delle modalità con le quali si è attuata l'ultima riorganizzazione , inaccettabile per la scarsa considerazione dimostrata per la professionalità dei lavoratori dell'ente in mancanza di significative risposte alle rivendicazioni sindacali avanzate nella mozione Rsu dell'8 novembre 2016, richiamate ed assunte dalla presente mozione". La mozione è approvata a grandissima maggioranza, concludono i sindacati. 

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