E' morto Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano

Aveva 83 anni, resse la Diocesi ambrosiana dal 2002 al 2011 succedendo a Carlo Maria Martini. I funerali martedì 8 agosto in Duomo, alle ore 11

Il cardinale Dionigi Tettamanzi (Ansa)

Il cardinale Dionigi Tettamanzi (Ansa)

Milano, 5 agosto 2017 - E' morto Dionigi Tettamanzi, aricivescovo emerito di Milano. Aveva 83 anni, si è spento nella Villa Sacro Cuore di Triuggio, in Brianza, la casa di spiritualità della diocesi dove si era ritirato dopo la fine del suo mandato. Accanto al cardinale c'erano i familiari e Marina, sua storica assistente. Tettamanzi resse la diocesi ambrosiana dall'11 luglio 2002 al 28 giugno 2011, succedendo a Carlo Maria Martini. Le sue condizioni di salute si erano aggravate ieri, venerdì 4 agosto, e l'ultimo bollettino medico, in serata, le aveva definite "critiche". Il cardinale si è spento nella mattinata odierna, poco dopo le 11. 

GIGANTI Tettamanzi raccolse il testimone  dal cardinale Carlo Maria Martini, intellettuale di grande spessore e biblista. A fianco: Tettamanzi nell’incontro con i bambini e ragazzi milanesi  a San Siro
GIGANTI Tettamanzi raccolse il testimone dal cardinale Carlo Maria Martini, intellettuale di grande spessore e biblista. A fianco: Tettamanzi nell’incontro con i bambini e ragazzi milanesi a San Siro

IL RITRATTO - Dionigi Tettamanzi era nato il 14 marzo 1934 a Renate, oggi Monza Brianza, allora provincia di Milano. Entrato in seminario a 11 anni, era stato ordinato sacerdote a 23, nel 1957 da Giovanni Battista Montini, allora arcivescovo di Milano e futuro Papa Paolo VI, e aveva poi conseguito il dottorato in Sacra Teologia presso la Pontificia università gregoriana. L'ordinazione episcopale arriva nel 1989, sempre per opera di un arcivescovo di Milano, quel cardinale Carlo Maria Martini del quale 13 anni dopo avrebbe raccolto l'eredità sul soglio di Ambrogio. Da arcivescovo di Milano, tra le altre cose, creò il Fondo famiglia-lavoro e promulgò il nuovo lezionario di rito ambrosiano, portando così a compimento la riforma liturgica successiva al Concilio Vaticano II.

Tettamanzi viene inoltre ricordato per gesti dal grande valore simbolico, che lo posero sempre dalle parte dei più deboli e delle minoranze, come la visita di Natale nel carcere di San Vittore. Nel 2010 si pose in prima linea nel dialogo interreligioso, lanciando la proposta di una moschea in ogni quartiere della città. Prima di essere nominato arcivescovo, nella diocesi di Ambrogio ricoprì un altro importante ruolo quale quello di docente di teologia a Venegono Inferiore (Varese), nel seminario arcivescovile dove vengono formati i sacerdoti amborsiani. 

Tettamanzi nell’incontro con i bambini e ragazzi milanesi  a San Siro
Tettamanzi nell’incontro con i bambini e ragazzi milanesi a San Siro

PAPA: "PASTORE TRA I PIU' AMABILI E AMATI" - Papa Francesco ha ricordato la figura di Dionigi Tettamanzi: "Desidero esprimere le mie condoglianzeai familiari e a codesta comunità diocesana, che lo annovera tra i suoi figli più illustri e tra i suoi pastori più amabili e amati", ha scritto Bergoglio in un messaggio inviato al cardinale Angelo Scola, che si appresta a lasciare la diocesi ambrosiana, e al suo successore, monsignor Mario Delpini (Il messaggio del Papa). 

IL CORDOGLIO DELLA SUA MILANO - "Con Dionigi Tettamanzi scompare uno dei protagonisti della storia religiosa e sociale di Milano. Il Cardinale ha orientato l'impegnativa eredità di Carlo Maria Martini nella rivitalizzazione della tradizione ambrosiana dell'accoglienza e della solidarietà. Ha affrontato la critica di tanti rimettendo profeticamente le nostre coscienze a confronto con i problemi di chi non ha nulla. A Milano il compito di seguire sempre il suo insegnamento". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala una volta appresa la notizie della morte dell'arcivescovo emerito Dionigi Tettamanzi (Le reazioni di situzioni e società civile)

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