Morto Claudio De Albertis, funerali in Sant'Ambrogio / FOTO

Il presidente dell'Ance e della Triennale di Milano è morto dopo una lunga battaglia contro un tumore, in tanti a rendergli omaggio. Lunedì 5 dicembre alle 11 i funerali alla basilica di Sant'Ambrogio

Claudio De Albertis (Newpress)

Claudio De Albertis (Newpress)

Milano, 3 dicembre 2016 - È morto venerdì alle 19.30, nella sua casa milanese, dopo una lunga battaglia contro un tumore. Claudio De Albertis, 66 anni, presidente dell’Ance e della Triennale, ha lavorato fino all’ultimo, fino a quando la malattia non ha avuto la meglio sul suo spirito combattivo. Lascia una compagna e due figli, Regina ed Edoardo. La sua salma sarà collocata domenica in una camera ardente all’interno della Triennale di viale Alemagna, che sarà aperta dalle 10.30 alle 20.30. I funerali, invece, si svolgeranno lunedì 5 dicembre alle 11 alla Basilica di Sant'Ambrogio. Lo hanno reso noto sul sito internet la stessa Triennale, che ha anche pubblicato un messaggio di addio a De Albertis: "Andiamo avanti! - si legge - Ciao Presidente, continueremo a costruire mondi come tu ci hai insegnato".

La vita De Albertis si è svolta soprattutto in cantiere. Laureato in Ingegneria civile, sezione edile, nel 1976, il giovane Claudio è andato subito a lavorare nell’impresa di famiglia, la Borio Mangiarotti. Quando il nonno Carlo e il papà Edoardo hanno lasciato la guida dell’impresa, Claudio ha preso il loro posto e ha fatto conseguire alla Borio Mangiarotti la certificazione di qualità. Tanti i lavori dell’impresa che hanno lasciato un segno a Milano, dai quartieri residenziali ai parcheggi sotterranei, compreso quello di fianco a Sant’Ambrogio. Un’opera contestata, ma che alla fine ha lasciato l’area vicina alla Basilica senza auto e con più verde. De Albertis si è speso anche nell’associazione di categoria, sia a livello milanese con l’Assimprendil che a livello nazionale con l’Ance. Ha pubblicato molti articoli sui temi dell’urbanistica, dell’ambiente e della riqualificazione urbana e ha insegnato Economia e gestione delle imprese al Politecnico di Milano. Chi lo conosce bene, però, assicura che il suo testamento di vita l’ha letto all’ultima assemblea dell’Assimpredil, quando forse già sentiva che la sua vita non sarebbe durata a lungo. De Albertis, in ogni caso, ha tenuto duro fino all’ultimo, non voleva rinunciare al suo lavoro, alla sua vita, alle sue passioni, anche politiche. Imprenditore edile con il pallino della cultura, De Albertis, nato a Genova ma milanese doc, colpiva chi lo incontrava per i tratti signorili e i modi gentili. Un gentiluomo, nell’antico senso della parola. Mai una frase fuori posto, nella sua vita pubblica. Apprezzato sia dai politici del centrodestra sia da quelli del centrosinistra, lui si considerava un liberale. Amava ricordare le sue letture giovanili dei libri di Luigi Einaudi e Friedrich August von Hayek. Idee liberali, nessun pregiudizio e rapporti cordiali a 360 gradi. Tanto che a indicarlo come numero uno della Triennale era stato un sindaco, Giuliano Pisapia, molto lontano dalle convinzioni politiche dell’imprenditore edile. Non solo. Un mese fa, in Triennale, De Albertis ha accolto il premier Matteo Renzi con l’orgoglio per il successo ottenuto dalla Triennale del Design, un suo pallino.

"ADDIO A UN UOMO SPECIALE" - "Esprimo il dolore e il cordoglio mio personale e della Regione Lombardia per la scomparsa di Claudio De Albertis, presidente della Triennale di Milano, imprenditore di successo e persona di grande umanità - ha scritto il governatore Roberto Maroni -. Piango la perdita di un amico e di un uomo speciale. Addio Claudio, riposa in pace". Dolore e cordoglio è stato espresso anche dal ministro Dario Franceschini: "Con la scomparsa di Claudio De Albertis perdiamo una figura di riferimento del mondo imprenditoriale e associativo italiano che, con intelligenza e capacità, ha ricoperto con successo prestigiosi incarichi. Sotto la sua guida la Triennale di Milano ha rafforzato il proprio protagonismo sulla scena nazionale e internazionale". Ieri "è mancato un grande uomo di cultura e di impresa - ha commentato Stefano Parisi -. Claudio De Albertis ha dato tanto a Milano e all'industria italiana. Un uomo generoso, appassionato, colto, ricco di una grande dote di umanità e di altissimo profilo morale. La nostra città e il nostro Paese sentiranno la sua mancanza. La sua prematura scomparsa lascia un vuoto incolmabile in tutti noi". Cordoglio è stato espresso anche da Stefano Calzolari Presidente Ordine degli Ingegneri di Milano: "Ricorderemo Claudio De Albertis come una persona competente, che ha sempre lavorato con passione per la città di Milano, con tante proposte innovative e molta energia, sapendo ben rappresentare e coniugare le idee della cosiddetta 'società civile'".

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