Milano, Tribunale condanna tifoso violento: stia a un chilometro dallo stadio

Il provvedimento è inedito, la novità sta nel fatto che a disporre il divieto sia un Tribunale e non la Questura

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Milano, 19 luglio 2017 - Il Tribunale di Milano, sezione misure di prevenzione, ha stabilito che un tifoso dell'Inter, già responsabile di diverse intemperanze in occasione di manifestazioni calcistiche, debba mantenersi "ad almeno un chilometro di distanza dalle sedi di impianti sportivi" dove si svolga "qualsiasi partita di calcio (amichevole e non)" che vede impegnato il club nerazzurro. Il provvedimento è inedito, la novità sta nel fatto che a disporre il divieto sia un Tribunale e non la Questura, come di solito accade, e che la prescrizione di stare almeno un chilometro lontano dallo stadio sia 'rafforzativa' dell'obbligo di soggiorno nel comune di residenza (o dimora) per la durata di 2 anni.

Misura, quest'ultima, chiesta dalla Questura e accolta dal Tribunale (presidente Fabio Roia) che ha tuttavia voluto aggiungere un ulteriore divieto, considerando che, nonostante 4 Daspo precedenti (il prima quando era minorenne) il 27enne, "evidentemente indifferente alla portata simbolica dei regimi prescrizionali", il 6 febbraio scorso ha accoltellato un conoscente in un bar nel milanese. Vicenda per la quale è stato condannato con rito abbreviato a 4 anni di carcere ed è attualmente detenuto. L'ultimo episodio che aveva visto il giovane tecnico televisivo protagonista di atti violenti era stata una rissa tra ultrù rivali scoppiata poco dopo la partita Frosinone-Inter del campionato scorso.

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