Bufera su Corsico, l’assessore resta. Spuntano altri post di estrema destra

"Un linciaggio morale, un fraintendimento strumentale". L’assessore Pietro Di Mino (Fratelli d’Italia) sceglie Facebook per difendersi dagli attacchi

Pietro Di Mino

Pietro Di Mino

Corsico, 4 giugno 2017 - «Un linciaggio morale, un fraintendimento strumentale». L’assessore Pietro Di Mino (Fratelli d’Italia) sceglie Facebook per difendersi dagli attacchi scaturiti da quell’immagine messa come foto profilo proprio sul social network. Proprio il 2 giugno, in occasione della festa della Repubblica. «L’unica Repubblica è quella sociale». Una foto che ha fatto alzare grida di sdegno da tutte le parti politiche di opposizione, dai gruppi ANPI e da normali cittadini che hanno riempito il social network con commenti di indignazione. «Via le deleghe a chi non è capace di rappresentare la nostra comunità», hanno detto in coro le opposizioni.

Un'ipotesi che, almeno per ora, il sindaco Filippo Errante (centro destra) non contempla, anche se ci tiene a sottolineare che «fin da quando sono stato messo al corrente della foto pubblicata dall’assessore Di Mino, ho espresso la mia contrarietà. Mi ha spiegato la sua intenzione, di richiamare le difficoltà che gli italiani vivono nella Repubblica di oggi, e si è scusato per quanto fatto. Gli ho chiesto una spiegazione più circostanziata che arriverà nei prossimi giorni».

Una spiegazione che Di Mino ha riassunto parlando di «nostri valori sociali, costituzionalmente riconosciuti. Nessun riferimento al regime o alla Repubblica Sociale». Riferimenti che, tuttavia, lasciano poco spazio alle interpretazioni in altri post pubblicati dall’assessore. Come quello dedicato a Mikis Mantakas, militante greco del Fronte universitario d’azione nazionale, firmato «I camerati», sotto la croce celtica.

Altri ancora con lo stemma del Movimento Sociale Italiano. E poi, «un po’ di nostalgia di una vecchia Italia», comemnta Di Mino a un’immagine, pubblicata a gennaio. Il testo: «Nostalgico Ventennio. Dove c’è un balilla c’è casa».

 

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