Acido, lettera minatoria inviata a una testimone: aperto un fascicolo

La ragazza avrebbe ricevuto nei mesi scorsi una lettera minatoria e sarebbe stata oggetto anche di altre minacce. Episodi questi anche più gravi e sui quali gli inquirenti stanno indagando da oltre un mese

Alexander Boettcher

Alexander Boettcher

Milano, 4 aprile 2016 - Un nuovo fascicolo di indagine è stato aperto a carico di ignoti dalla Procura di Milano per alcuni episodi di presunte minacce, tra cui una lettera minatoria, nei confronti di una ragazza che ha testimoniato nel processo a carico di Alexander Boettcher condannato, lo scorso 30 marzo, a 23 anni di carcere per una serie di aggressioni con l' acido e lo scorso giugno a 14 anni, assieme a Martina Levato, per aver sfigurato Pietro Barbini.

La testimone, che ebbe una relazione con il broker nell'estate 2014 quando lui già frequentava Martina (condannata anche a 16 anni nel processo 'bis' sui blitz), aveva raccontato, prima agli inquirenti nel corso delle indagini e poi in aula davanti ai giudici, che Alex «faceva dei discorsi sull' acido, diceva che per lui era normale vendicarsi se qualcuno ti faceva del male». E che Boettcher le aveva raccontato anche che «Martina avrebbe dovuto fare un lungo periodo di detenzione a causa di un gesto dimostrativo che lei doveva fare per lui». La ragazza avrebbe ricevuto, poi, nei mesi scorsi una lettera minatoria (tra l'altro, per via indiretta, perché la missiva venne recapitata ad un amico di lei) e sarebbe stato oggetto anche di altre minacce. Episodi questi anche più gravi, pare, e sui quali gli inquirenti stanno indagando da oltre un mese. Intanto, in vista del processo d'appello sul caso Barbini a carico di Levato e Boettcher, che inizierà giovedì prossimo, 7 aprile, il pm Marcello Musso ha chiesto oggi di essere applicato anche in secondo grado. Come sostituto pg, però, è stato anche già individuato, nel frattempo, il magistrato Lucilla Tontodonati. La Procura generale dovrà, dunque, decidere a chi affidare il procedimento in appello.

Nel frattempo si sono ritrovati 'faccia a faccia' oggi, dopo la rottura della relazione e le accuse reciproche dei giorni scorsi, Martina Levato e Alexander Boettcher, i due giovani detenuti nel carcere milanese di San Vittore da oltre un anno e 3 mesi e condannati nei due processi sulle aggressioni con l'acido. I due ormai ex amanti, infatti, hanno incontrato assieme i periti psichiatri nominati dal Tribunale per i minorenni che dovrà decidere sul destino del loro bimbo, nato lo scorso Ferragosto. Dopo averlo scagionato e poi difeso col silenzio, Martina (condannata a 14 e 16 anni nei due processi) nelle ultime settimane, soprattutto con un manoscritto già depositato nelprocesso d'appello sull'aggressione a Pietro Barbini, ha accusato apertamente Alex (condannato a 14 e 23 anni) di essere stato il «regista» dei blitz con l' acido e ha raccontato di avere anche subito da lui «pratiche di dominazione» e richieste di «mutilazioni». Levato, aveva replicato nei giorni scorsi il legale di Boettcher, l'avvocato Michele Andreano, «sta cercando di influenzare il procedimento penale perché sa che rischia di perdere il figlio».

E lo scontro tra Boettcher e l'ex bocconiana, oltre che nei procedimenti penali (i due si ritroveranno anche nell'appello sul caso Barbini il 7 aprile prossimo), è in corso ovviamente anche in quello davanti ai giudici minorili. Giudici che dovranno decidere se dichiarare o meno adottabile il figlio (affidato temporaneamente ad una 'casa famiglià) di Martina (lei e i suoi genitori sono rappresentati dal legale Laura Cossar) e di Alex (lui e sua madre dall' avvocato Valeria Barbanti). La ragazza ha già fatto presente, nell'ambito della consulenza tecnica affidata ai periti, di aver «chiuso» la relazione con Alex ed anzi ha detto anche di avere «paura» di lui. Inizialmente, i due avrebbero dovuto incontrare i periti (Cecilia Ragaini e Simona Taccani) alla presenza anche del bimbo, ma oggi l'incontro e i colloqui si sono svolti solo con i due genitori. Il deposito della relazione sulla capacità «genitoriale» di Boettcher e Levato e su quella «accuditiva» dei nonni del piccolo è atteso per fine maggio.

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