Coppia acido, al via udienza Appello per Levato e Boettcher

Discussa la perizia sulle condizioni della vista di Pietro Barbini, disposta dai giudici

Martina Levato e Alex Boettcher

Martina Levato e Alex Boettcher

Milano, 21 aprile 2016 - I giudici della terza sezione penale che devono giudicare in appello Alexander Boettcher e Martina Levato per l'aggressione con l'acido del 28 dicembre 2014 a Pietro Barbini si sono ritirati in camera di consiglio. La sentenza è attesa nel pomeriggio. L'udienza, iniziata questa mattina, riguarda la perizia dell'oculista Paolo Nucci dell'Università Statale di Milano, che lo scorso 12 aprile ha visitato Barbini per valutare i danni alla vista riportati in seguito all'aggressione. Si tratta, come aveva spiegato il legale di parte civile, "di una perizia dirimente ai fini della quantificazione della pena". Dal lavoro del perito, da quanto si è saputo, è emerso che la situazione dell'occhio si è aggravata rispetto alla relazione che erano finita agli atti del processo di primo grado. All'epoca, infatti, veniva segnalata una perdita di 6 decimi della vista, mentre il perito parla ora di una diminuzione di 8 decimi. Un certificato del San Raffaele, depositato dalla parte civile alla scorsa udienza, indicava addirittura un residuo di un solo decimo e diceva, in sostanza, che l'occhio destro era ormai compromesso. Anche nella perizia viene scritto che non ci sono certezze, dato proprio l'aggravamento delle condizioni, su possibili miglioramenti nemmeno con interventi coronarici o papillo-plastici.  In discussione anche alcune istanze della difesa di Boettcher, tra cui la possibilità di risentire la Levato in aula.

"Martina ha la speranza che la Corte tenga conto del suo percorso, dell'impegno che ci ha messo e della sua condotta anche processuale",  ha detto Alessandra Guarini, avvocato di Martina Levato, prima dell'udienza. "Ha sempre ammesso le sue responsabilità - ha aggiunto - prendendosi anche le colpe di altri. Poi ha deciso di spiegare quanto siano stati pesanti i condizionamenti subiti. Ci aspettiamo una riduzione di pena significativa". "Alexander manipolatore? Io mi attengo alle perizie dove è scritto che sicuramente lui non ha una personalità plagiante nei confronti di Martina", ha detto entrando in aula Giovanni Flora, difensore di Boettcher. Il sostituto Pg Lucilla Tontodonati con ogni probabilità prenderà la parola per precisare meglio il ruolo di Martina nel blitz, dopo che la difesa della studentessa bocconiana nella scorsa udienza aveva evidenziato il suo ruolo di vittima di Boettcher. 

Martina Levato, già reo confessa per aver sfigurato l'ex fidanzatino Barbini, con dichiarazioni spontanee e con un manoscritto depositato ha sostenuto che Alex, il "regista" delle aggressioni, le avrebbe imposto di colpire i ragazzi con cui lo aveva tradito spiegando, in sostanza, di essere stata "succube" di lui. Una tesi criticata duramente nel corso dell'intervento odierno dal sostituto pg, il quale ha sottolineato che l'unica vittima di questo processo è il giovane sfigurato. Non lo è Martina, secondo il pg, e certamente nemmeno Boettcher, che tra l'altro continua a professarsi innocente. Prima delle repliche delle parti, è stata discussa la perizia sulle condizioni della vista di Pietro, disposta dai giudici. Da quanto si è saputo, dalla discussione del perito Paolo Nucci è emerso che anche qualora Barbini venga sottoposto ad altri interventi chirurgici, non c'è certezza che vadano a buon fine e comunque non riuscirebbe a recuperare più di quattro decimi (ora ha due decimi di vista rimasti).  La perizia servirà ai giudici per valutare se riconoscere o meno l'aggravante dell'indebolimento permanente della vista che ha pesato per 3 dei 14 anni inflitti in primo grado, quando la situazione dell'occhio destro del giovane era migliore (aveva 6 decimi).  

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