Contatti con l'Isis, indagini su un commerciante marocchino residente a Milano

Il magrebino, 22 anni, è incensurato ma inserito nella black list per le sue frequentazioni online. Fermato al porto di Genova di ritorno dal Marocco

Uomini del Gico della Guardia di finanza

Uomini del Gico della Guardia di finanza

Milano, 23 settembre 2017 - Un giovane commerciante marocchino, residente a Milano, è stato fermato nel porto di Genova e indagato per terrorismo perché ritenuto avere contatti con l'Isis. A intercettare il magrebino, 22 anni, incensurato ma inserito nella black list per le sue frequentazioni in rete, sono stati i finanzieri del Gico di Genova che lo hanno individuato e bloccato appena sbarcato da una nave salpata dal Magreb.

A detta degli inquirenti non ci sono per ora elementi per affermare che il giovane sia un terrorista ma è plausibile ipotizzare che possa avere collegamenti con importanti esponenti dell'Isis. Potrebbe dunque essere un potenziale fiancheggiatore e per questo il magistrato titolare dell'indagine, Federico Manotti, della procura distrettuale anti terrorismo, lo ha iscritto sul registro degli indagati per approfondire gli accertamenti tecnici sul suo conto a cominciare dalla verifica dei suoi collegamenti online con computer e telefonino, di cui è stata effettuata una copia forense. Residente a Milano, titolare di regolare partiva Iva per la sua attività commerciale, l'uomo era tornato in Marocco per trascorrere un periodo di ferie.

Nelle scorse settimane gli agenti della Polizia di frontiera di Genova in servizio al terminal traghetti, grazie alle segnalazioni dei finanzieri del Gico di Milano avevano bloccato e rimpatriato un tunisino residente in Lombardia sospettato di essere in qualche modo legato ad affiliati all'Isis: l'uomo è stato espulso dall'Italia e rimpatriato perché ritenuto socialmente pericoloso.

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