"Darsena balneabile". I consiglieri si tuffano ma il Comune li multa / VIDEO

L’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza non fa sconti

Il consigliere comunale Alessandro Morelli (Lapresse)

Il consigliere comunale Alessandro Morelli (Lapresse)

Milano, 25 luglio 2017 - Si tuffano  in Darsena per chiedere che diventi balneabile ma rimediano quattro multe da 150 euro l’una. Qui, però, non parliamo di semplici cittadini, ma di quattro consiglieri comunali – tre della lista civica di Sala «Noi, Milano» Franco D’Alfonso, Marco Fumagalli ed Enrico Marcora, e uno della Lega Nord, Alessandro Morelli – che sono stati sanzionati dallo stesso Comune per non aver rispettato il divieto di balneazione in Darsena.

Di più. I consiglieri hanno chiesto il permesso per fare un bagno simbolico nel Porto dei milanesi, ma l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza ieri, pochi minuti prima del tuffo programmato per le 13, ha risposto loro che il divieto di balneazione vale per tutti e che i consiglieri, nella loro richiesta, non avevano fornito elementi sufficienti per garantire che i tuffi avvenissero in piena sicurezza. Sì, perché la richiesta andava presentata almeno 40 giorni prima e perché non esisteva predisposizione del servizio sanitario per eventuali soccorsi. La conclusione della Rozza? «I quattro consiglieri comunali saranno multati come qualsiasi altro cittadino». Ma ripartiamo da capo. Il tema della balneabilità della Darsena è stato sollevato una settimana fa in Consiglio comunale da Marcora, che in un intervento in aula aveva proposto di eliminare il divieto di balneazione nel Porto dei milanesi e aveva anticipato che i consiglieri della lista Sala si sarebbero tuffati in Darsena per sollevare la questione. Il parere del sindaco Giuseppe Sala sulla proposta del consigliere, il giorno dopo, era stato scettico: «Non mi sembra una cosa di facilissima realizzazione. Ma ci ragioneremo». Una settimana dopo, ecco i quattro consiglieri che si tuffano in Darsena, le multe e pure le polemiche. Sì, perché il lumbard Morelli replica così alla Rozza: «L’assessore spiega che la nostra richiesta è stata tardiva, ma la sua risposta è arrivata alle 12.59 minuti, un minuto prima del nostro tuffo». Non solo. Morelli rincara la dose: «Chi ha i galloni da assessore la fa dura con i consiglieri e le loro iniziative, ma poi dipinge le auto di privati cittadini». Ogni riferimento all’auto imbrattata perché in divieto di sosta davanti a una scuola un anno fa dalla Rozza è puramente voluto. Intanto nella maggioranza di centrosinistra il presidente della commissione Ambiente Carlo Monguzzi (Pd) si schiera contro i tuffi dei quattro consiglieri: «Il divieto di balneazione è a tutela della salute e della sicurezza delle persone. Infrangerlo è proprio una cosa senza senso e autolesionista. Fatto poi da esponenti delle istituzioni è un pessimo esempio: cosa racconteremo poi ai cittadini che infrangeranno qualsivoglia divieto?».

 

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