Carugate, un ritrovo di provincia che batte il web: la Regione premia il circolo Matteotti

Un premio che l'ha catapultato fra le migliori esperienze cooperative lombarde

ORGOGLIO Al centro, da sinistra: Marcello Madella, vicepresidente della Coop e il presidente Roberto Galbiati

ORGOGLIO Al centro, da sinistra: Marcello Madella, vicepresidente della Coop e il presidente Roberto Galbiati

Carugate, 30 dicembre 2017 - Chiamarlo circolino sarebbe riduttivo, specialmente adesso che la Regione l’ha premiato catapultandolo fra le migliori esperienze cooperative lombarde: 14esimo su 76 realtà selezionate, il Matteotti di Carugate è finito in passerella al Pirellone per la missione che compie da 68 anni sul territorio. Il bando congiunto con Union Camere Lombardia ha acceso i riflettori su una realtà nata «per tessere relazioni», spiega il vicepresidente Marcello Madella, sin dalla fondazione nel lontano 1950. Una missione mai tradita fra le sue mura. È questo in fondo il compito della casa «del tempo libero intelligente», capace di cancellare il conflitto fra generazioni.

Nel dehors di via Garibaldi, fra i tavoli del suo ristorante si incontrano pensionati e universitari. È uno degli esempi più riusciti di questi ritrovi di provincia sopravvissuti alla globalizzazione e a Internet sui quali bisognerebbe scrivere un saggio. Qui, fioriscono attività che vanno ben oltre la briscola e la partitella a bocce, un evergreen che piace anche agli under 20 per la verità. Oggi, le sue stanze ospitano aperitivi letterari e dibattiti che una volta, quando i partiti erano ancora una solida realtà, andavano in scena nelle sezioni. Adesso ci sono loro, i volontari che organizzano la pastasciutta anti-fascista con 80 persone a tavola a ricordare i fratelli Cervi, o le cene per Emergency, sempre affollate.

In un tempio del gusto riconosciuto anche da Tripadvisor non possono certo mancare gli incontri sull’alimentazione sana, tenuti dagli Chef Vagabondi. O, le escursioni a carattere storico-culturale che movimentano la vita degli associati, da Brera, al Museo dei Popoli, al Mudec, fino alle ville di delizia in Brianza e al battello sull’Adda. È solo un assaggio delle idee che la giunta regionale ha voluto premiare per l’instancabile opera di «costruzione» a cui il Circolo si dedica da sempre. Il chiodo fisso è fare in modo che Carugate «non perda il patrimonio di legami umani che ancora la contraddistingue», spiega Madella. Per la dirigenza del Matteotti il riconoscimento è stata una bella soddisfazione. Il presidente Roberto Galbiati ne va fiero. Fra le sale dell’Arci a cui dà ospitalità sono passati tra gli altri Aldo, Giovanni e Giacomo e Paolo Rossi. Vecchie fotografie testimoniano le visite illustri e un’attenzione per i gusti del pubblico da assecondare con tenacia quasi religiosa. I concerti sono una decina l’anno. E si potrebbe continuare, non c’è interesse che venga trascurato. Ne è passata di acqua sotto i ponti, da quando questa esperienza vide la luce. La guerra era finita da poco, c’era voglia di fare, e due realtà divise, il vecchio Circolo Carugatese e la coop Edificatrice decisero di unire le forze. Nozze riuscite, che, adesso, quasi 70 anni dopo vantano pure un riconoscimento istituzionale.

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