Estorsione, spaccio e sfruttamento della prostituzione: 9 arresti a Chinatown/ VIDEO

L'operazione della Polizia di Stato ha permesso di infliggere un duro colpo a una delle bande asiatiche più attive a Milano

Operazione polizia a Chinatown (Frame video)

Operazione polizia a Chinatown (Frame video)

Milano, 21 settembre 2016 - La Polizia di Stato ha arrestato nove cinesi, sette uomini e due donne di età compresa tra i 21 e i 38 anni (altri due sono ricercati all'estero). Le indagini, effettuate nel capoluogo lombardo e nelle province di Gorizia e Vercelli, hanno probabilmente portato all'individuazione di una delle più attive bande asiatiche operanti a Chinatown: le accuse, a vario titolo, sono infatti di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni, allo sfruttamento della prostituzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno cominciato a indagare sul gruppo nell' agosto 2014 a seguito di un tentativo di estorsione ai danni di un centro massaggi cinese di via Bertini.

Il negozio era stato aperto da pochissimo di fronte a un altro centro massaggi riconducibile ad A Dong, soprannome di Zhao Dong Hang, un 25enne ritenuto il capo della banda raggiunta dall'ultima ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere. A Dong ha ricevuto il provvedimento in carcere poiché era stato preso il 10 aprile 2015 a Chinatown (tra gli applausi dei commercianti vessati) per un'estorsione da 10mila euro, la prima tranche di una richiesta da 120mila euro chiesta al titolare di una sala video lottery di Cernusco sul Naviglio. La cifra, molto più alta del solito, aveva l'obiettivo di costringere l'uomo a cedere l'attività alla banda. Dall'arresto di A Dong il comando è passato al suo vice che ha portato avanti le attività illecite, tutte registrate dagli investigatori. Tra queste, oltre allo spaccio di shaboo (una potente metamfetamina) all'interno dei karaoke, c'era lo sfruttamento della prostituzione in due case in via Farini 38 e via Imbonati 6. In entrambi i settori c'erano due giovani donne a gestire gli affari come tenutarie.

Gli affiliati alla banda avevano uno stipendio fisso che era integrato dai guadagni per lo spaccio di shaboo. Gli agenti della Squadra mobile hanno trovato nell'appartamento del capo, il 25enne Zhao Dong Hang (detto A Dong), un quaderno con i conti da saldare con gli affiliati. A conferma della presenza stabile in Italia dell'uomo, le voci del libro mastro erano in italiano. Lo stipendio variava dai 640 agli 800 euro al mese, oltre ai guadagni singolari per la vendita di droga. A Dong è ritenuto il capo del gruppo e quello con il profilo criminale più complesso. Nel 2006, ancora minorenne, è stato arrestato per l'omicidio del titolare di un ristorante a SestoSan Giovanni compiuta assieme ad altri maggiorenni. Per quell'episodio è stato condannato a 12 anni ma già nel 2014 era libero e saldamente al comando di una banda a Chinatown. Il suo nome è anche legato all'omicidio di Xipu Hu, un 36enne con piccoli precedenti, ucciso a colpi di pistola davanti al karaoke di via Signorelli nel febbraio 2015. In quell'occasione fu ferito un altro cinese di maggiore spessore criminale che è il cugino di A Dong. L'episodio, infatti, è ritenuto il punto di scontro finale tra due bande rivali nella zona: quella più affermata con a capo A Dong e quella dei "ragazzini", giovani cinesi pronti a prendere le redini delle attività a Chinatown.

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