Case popolari, affondo del sindaco Sala: "Milano in ritardo di 20 anni"

Il primo cittadino apre al Tavolo Periferie proposto da Boeri

MONITO Giuseppe Sala e Ferruccio Resta, rettore del Politecnico

MONITO Giuseppe Sala e Ferruccio Resta, rettore del Politecnico

Milano, 18 giugno 2017 - Un tavolo permanente sulle periferie al quale partecipino le istituzioni e le università. A proporlo, ieri, è stato Stefano Boeri, architetto ed ex assessore comunale alla Cultura, durante l’incontro «Il futuro di Milano e l’architettura», organizzato in Triennale nell’ambito dell’«Arch Week». Una proposta che il sindaco Giuseppe Sala ha detto di voler tenere in considerazione. «Ci pensiamo – ha detto il primo cittadino a margine dell’incontro –. Noi tendiamo a chiedere aiuto a più persone sulle periferie. Noi stiamo lavorando sul ripristino dell’edilizia popolare, dobbiamo accelerare perché sarà un lavoro a lungo termine e i bisogni sono cogenti, quindi ben venga questa idea del tavolo».

Poi l’affondo nei confronti delle Giunte di centrodestra che hanno governato la città e la Regione: «Milano sull’edilizia popolare è in ritardo perché per vent’anni non si è fatto nulla. Il punto è che intervenire è obbligatorio ma richiederà tempo e darà risultati nel lungo termine anche perché – chiarisce Sala – il problema più che sui fondi è sulle persone e sugli abitanti dei quartieri che hanno difficoltà a muoversi e questo crea complessità». «Sulle periferie – insiste ancora il primo cittadino – noi abbiamo individuato cinque zone su cui lavorare e su cui faremo investimenti significativi, pari a 300 milioni di euro. Si vedrà parecchio il lavoro alla fine del mandato. Pensiamo di essere nel giusto sulla visione di lungo termine di ripristino dell’edilizia popolare ma sappiamo che, nel frattempo, bisogna lavorare su una serie di altri aspetti che sono questioni importanti per chi vive lì».

Riccardo De Corato, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, non ci sta: «Il sindaco dev’essere stato vittima del caldo opprimente di questi giorni, altrimenti sul tema delle case popolari non avrebbe detto le parole che abbiamo sentito. Quando dice che sulla riqualificazione delle case popolari a Milano per vent’anni non si è fatto nulla, e che intervenire è obbligatorio ma richiederà tempo, ci verrebbe da chiedergli cos’è stato fatto in dettaglio dal centrosinistra negli anni ‘70 e 80 e negli anni del governo rossoarancione dal suo mentore Pisapia ad oggi».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro