Viaggio nella capitale dei fumetti, fra eroi disegnati e in carne e ossa / FOTO

Blitz sui Navigli di Martin Mystère, Spiderman si arrampica in Galleria

Il Peter Parker delle Colonne di San Lorenzo

Il Peter Parker delle Colonne di San Lorenzo

Milano, 30 agosto 2016 - Se i supereroi sono spesso di casa a New York, su cui volano o si arrampicano con tutta facilità, i loro “colleghi italiani” – da Diabolik a Dylan Dog – che nulla hanno da invidiare agli americani, sono nati nella capitale dell’editoria italiana ma per le loro avventure preferiscono emigrare altrove. Con le dovute eccezioni, sia chiaro, come nel caso del Commissario Spada di Gianni De Luca o dell’incursione di Martin Mystère sui Navigli in “Se a Milano ci fosse il mare”.  C’è tanta Milano però nei fumetti made in Italy. In primis ci sono splendidi menti: dalle indimenticabili sorelle Giussani - Angela e Luciana – che hanno dato vita all’eterno Diabolik, stampato ancora in città, ad Alfredo Castelli, il papà del già citato Martin Mystère. Senza dimenticare gli altri fumettisti della grande famiglia Bonelli, che ha casa in via Buonarroti e che ha dato i natali fra gli altri a Tex, Dylan Dog, Zagor, Ken Parker e alla più giovane Julia. Penne e personaggi che hanno reso grande la storia del fumetto italiano, disegnatori che hanno sicuramente preso ispirazioni anche da vie e palazzi della metropoli.  Diabolik entrava in azione a Clerville (città dalle atmosfere francesi, creata ad hoc per lui, ndr) ma sicuramente c’è l’impronta dell’anticonformista Milano in quell’antieroe che non ha bisogno di giustificazioni per i suoi crimini – non è mica Robin Hood – e che con Eva aveva creato già una coppia di fatto ante litteram, di più, una coppia aperta. Lo stesso Diabolik che, quando tutti i personaggi dei cartoni hanno iniziato a essere violenti, ha remato ancora controcorrente, cambiando stile. "È sempre stato un personaggio particolare e in continuo sviluppo, questo è il suo segreto", conferma l’esperto Nessim Vaturi della Borsa del Fumetto. Milano, poi, ha sfornato anche numerose riviste di settore. Lo stesso Veturi, oltre ad avere creato guide per smascherare false prime copie con tanti curiosi aneddoti, fra i suoi scritti annovera un’intervista al Jack Kirby di Capitan America. Il viaggio nella Milano dei fumetti passa anche dai grandi editori generalisti da Mondadori, Rizzoli, Garzanti e Fabbri che hanno dato linfa a grosse produzioni di vignette. "Milano è sempre stata per le case editrici la culla dei fumetti – sottolinea Vaturi – anche se, stranamente, ha avuto sì la sua fiera ma mai una manifestazione importante come Lucca, Napoli e Bologna". Ha però una sua cattedrale, in viale Campania 12: “Wow, Spazio Fumetto” ha aperto i battenti il primo aprile del 2001 per ospitare mostre di fumetti, di illustrazione e dell’immagine animata. Sino al 18 settembre renderà omaggio all’illustre Diabolik con una retrospettiva ed effetti speciali. Anche i supereroi a stelle e strisce non hanno disdegnato una tappa milanese: negli anni Novanta un Uomo Ragno autentico venne ingaggiato dalla Borsa del Fumetto e arrivò direttamente dall’universo Marvel; si arrampicò sui muri facendo capolino anche in Galleria Vittorio Emanuele e tenne una conferenza stampa. "A distanza di anni vengono da noi per ricordare quell’emozione e mostrare la foto con l’Uomo Ragno", sorride il titolare. Come accade con tutte le opere di successo, non sono mancati i plagi. Nel 2007 ci fu anche chi, sempre travestito da Spiderman, si esibì fra le Colonne di San Lorenzo presidiate dalla Polizia contro la decisione dell’allora sindaco Letizia Moratti di transennare l’area. "Il provvedimento è eccessivo – recitò il Peter Parker delle Colonne –. Ho fatto il supereroe per aiutare la mia città".

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro