Cantiere M4 e negozi: sussidi riservati ai commercianti dei quartieri critici

L'assessore Tajani: "Ora aiuti più mirati"

Cantiere M4

Cantiere M4

Milano, 24 aprile 2017 -  «Bandi che seguono il movimento dei cantieri». Così Cristina Tajani sintetizza la svolta allo studio della Giunta comunale in merito ai criteri coi quali elargire i contributi economici ai commercianti penalizzati dai lavori per la Metropolitana 4, la linea che entro la fine del 2022 dovrà collegare l’aeroporto di Linate alla stazione ferroviaria di San Cristoforo passando per piazza San Babila. Finora il Comune ha stanziato 6 milioni di euro, divisi in più bandi. Le domande accolte sono state 400, non necessariamente coincidenti col numero dei commercianti beneficiari perché alcuni di questi si sono visti riconoscere contributi sia dai bandi per gli investimenti sostenuti negli ultimi anni (conto capitale) sia per le spese correnti. Fin qui si è trattato di bandi universali: potevano parteciparvi negozianti di tutte le zone interessate dal passaggio della linea blu. Palazzo Marino ha “soltanto” diviso i negozianti in tre categorie in base alla vicinanza geografica ai cantieri, in base ai metri che separano le vetrine dall’area dei lavori. Da qui il discrimine tra attività che coi cantieri hanno un impatto alto, medio o limitato.

Ma i cantieri non sono tutti uguali quanto ad estensione e ad invasività. E non procedono tutti alla stessa velocità. La fase delle lavorazioni più critiche non è a tutti contemporanea. Da qui la necessità di avere un criterio meno “arido” rispetto a quello puramente geografico in modo da poter dare, volta per volta, un aiuto economico ai commercianti che si trovano a fronteggiare i cantieri approdati in un dato momento alla fase cruciale, quella più problematica. Ecco il senso dei «bandi che seguono il movimento» dei lavori. L’ulteriore traduzione? La Giunta sta pensando a bandi limitati ai commercianti di alcune zone della città, quelle più sofferenti.

«Finora– spiega la Tajani – abbiamo cercato di garantire un sostegno a tutti, abbiamo creato una sorta di plafond iniziale. Continueremo a farlo, ci sarà un altro bando destinato alle attività lungo tutta la tratta. Ma insieme a Metropolitana Milanese (la società comunale alla quale compete la direzione dei lavori della M4 ndr) stiamo studiando, accanto a questo, bandi più selettivi e mirati che consentano di dare una risposta più efficace a chi ha più bisogno e dove c’è maggiore urgenza. Non si tratta di un ripensamento su quanto fatto fino a qui ma di una naturale evoluzione. Un’ipotesi al vaglio – fa sapere l’assessore comunale al Commercio – è lanciare bandi riservati solo ai negozianti dei quartieri dove i lavori danno particolare disagio, penso ad esempio a via Foppa, alla zona San Vittore-De Amicis, al Lorenteggio». L’idea è lanciare il primo bando «local» entro l’estate, per un ammontare di poco inferiore al milione di euro, e inaugurare così un modello da ripetere anche nei prossimi anni nei quartieri di volta in volta più penalizzati. Si tratterà di bandi relativi alle spese correnti sostenute dalle attività commerciali e non le spese in conto capitale, non gli investimenti. «I bandi più apprezzati» sono proprio quelli del primo tipo, sottolinea l’assessore. Per quanto riguarda, invece, il nuovo bando universale, i negozianti potranno ricevere contributi economici per pubblicizzare la propria attività, per campagne di comunicazione volte a migliorarne la visibilità.

giambattista.anastasio@ilgiorno.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro