Ocran, naso sopraffino: il cane antidroga fiuta 107 grammi di cocaina / VIDEO

In un box in zona viale Monza: nei guai uno spacciatore italiano

Il cane poliziotto Ocran

Il cane poliziotto Ocran

Milano, 17 ottobre 2017 - Lunedì sera il cane poliziotto Ocran ha fatto gli straordinari, dopo una giornata intensa in servizio antidroga davanti alle scuole ma non solo. Il suo fiuto speciale gli ha consentito di portare a termine una missione extra: ha scovato 107 grammi di cocaina in un'auto dentro un garage, inchiodando così uno spacciatore italiano di 49 anni, Marco G., finito in manette.

Tutto è cominciato quando gli agenti delle Volanti dell'Ufficio di prevenzione generale hanno notato una persona sospetta - che poi è stata identificata come il 49enne Marco G. - in via Soffredini, tra la zona di Precotto e di Villa San Giovanni, mentre cedeva qualcosa a un altro soggetto per poi allontanarsi a bordo di uno scooter. La polizia ha seguito il 49enne e lo ha fermato in via Brunico, poco distante: nel bauletto del motorino erano custoditi 54 involucri di cocaina da un grammo ciascuno, mentre l'uomo aveva addosso oltre mille euro in contanti. Raggiunto nel frattempo anche l'acquirente, un italiano di 44 anni, che è stato segnalato come assuntore di stupefacente. Poi è scattata la perquisizione domiciliare e nel box utilizzato dal pusher, in via Platone, sempre in zona, con l'aiuto di una pattuglia di Cinofili. A quel punto è entrato in scena Ocran, che in garage ha trovato più di 107 grammi di cocaina e 6,49 di metanfetamina nascosti in un mobiletto, oltre a 750 euro. In casa sono stati sequestrati oltre 36mila euro in contanti in banconote di vario taglio, materiale per confezionamento e taglio della sostanza, più un bilancino.

Prima che scattasse la perquisizione domiciliare, il malvivente ha cercato di indurre la polizia a controllare un'altra casa, sostenendo di abitare insieme ai genitori. Peccato che, incrociando una donna, il 49enne le abbia chiesto di avvisare la compagna: "Dille che non torno a casa a riparare la finestra". Tanto è bastato alla polizia per capire dove abitasse veramente.

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