Brebemi, Teem e Pedemontana: fra costi, ritardi e pedaggi è la Caporetto delle autostrade

Ritardi, costi lievitati e richieste di sgravi fiscali che sottrarrebbero denaro allo Stato: Teem, Brebemi e Pedemontana (LA MAPPA) rischiano di non mantenere molte promesse. Ma il 23 luglio Matteo Renzi ha promesso di voler tagliare il nastro della direttissima Brescia-Bergamo-Milano

La mappa delle nuove autostrade in Lombardia: Teem, Brebemi e Pedemontana

La mappa delle nuove autostrade in Lombardia: Teem, Brebemi e Pedemontana

Milano, 19 luglio 2014 - Da qualunque verso la si prenda, quella delle nuove autostrade lombarde (MAPPA) pare proprio una Caporetto: cantieri in ritardo, costi lievitati, richieste di sgravi fiscali, con buona pace dell’Erario, e pedaggi che rischiano di scoraggiarne l’utilizzo. Tre, per l’esattezza, le arterie in fase di realizzazione: la Pedemontana, l’autostrada che dovrà collegare le cinque province di Milano, Monza, Varese, Bergamo e Como attraverso un tracciato di 87 chilometri, la Brebemi, ovvero l’arteria lunga 62 chilometri che unirà Brescia, Bergamo e Milano e, infine, la Tangenziale Est Esterna Milanese (Teem) che congiungerà Agrate a Melegnano con un doppio raccordo con l’A4 e l’A1 per un totale di 32 chilometri.

Partiamo dallo stato di avanzamento dei lavori. Tutte e tre le opere avrebbero dovuto essere completate entro il primo maggio del 2015, giorno di inzio dell’Expo di Milano. Peccato, però, che solo la Brebemi si farà trovare pronta all’appuntamento con l’Esposizione Universale: l’inaugurazione è prevista il prossimo mercoledì e, salvo sorprese dell’ultima ora, a tagliare il nastro sarà il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Quel giorno è in programma anche un Consiglio dei ministri, ma da più parti si assicura che il premier sia intenzionato a trovare comunque il modo per partecipare all’inaugurazione.

Quanto alla Pedemontana, è ormai assodato che solo un terzo dell’opera sarà pronta entro la scadenza dell’Expo. Per l’esattezza, al primo maggio del 2015 saranno percorribili solo 30 chilometri degli 87 promessi, quelli di due tratte (la A9-A8 e la Milano-Meda- Malpensa).

Quindi la nuova tangenziale: l’arco Teem sarà inaugurato mercoledì insieme alla Brebemi, si tratta di 7 chilometri di tracciato tra Pozzuolo e Agrate del tutto necessari e funzionali a garantire la percorribilità delle stessa Brebemi. I 32 chilometri di vera e propria tangenziale saranno invece pronti «entro la primavera del 2015», formulazione che non consente né di affermare né di escludere che l’infrastruttura sarà conclusa esattamente entro il mese dell’Esposizione Universale.

Capitolo costi. La Brebemi è stata finanziata da privati, vero. Ma dagli 866 milioni di euro di spesa preventivati 10 anni fa, quando partì l’iter, si è infine arrivati a 1,6 miliardi di euro. Ecco allora che sul tavolo del «Comitato interministeriale per la programmazione economica» (Cipe) è arrivata una richiesta di defiscalizzazione che vale 497 milioni di euro: soldi che sarebbero sottratti allo Stato. E allo stesso Cipe è stata avanzata analoga richiesta, stavolta per un valore di circa 450 milioni di euro, per la Pedemontana. Con l’aggravante che in questo caso, a dispetto degli annunci, i contributi pubblici hanno finito per essere prevalenti e per coprire il 70% della spesa: 1,1 miliardi, quando ne servono 1,6 solo per la tratta Expo. Infine i pedaggi: percorrere la Brebemi costerà 15 centesimi al chilometro, più del doppio rispetto alla A4. E simili saranno i costi di percorrenza della Pedemontana. Il rischio di sottoutilizzo è dietro l’angolo. giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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