Bosco di Rogoredo, via alle pulizie: "Un anno per restituirlo ai milanesi"

Missione risanamento: incontro tra Italia Nostra e Rozza sulla sicurezza

I volontari grandi e piccini

I volontari grandi e piccini

MIlano, 25 settembre 2017 - Oltre duecento volontari di Legambiente e Italia Nostra si sono ritrovati ieri mattina in via Fabio Massimo per poi dividersi nel parco Cassinis e dare il via ad una pulizia straordinaria dell’area verde. Un’iniziativa che questa volta va al di là della «giornata di sensibilizzazione». Si è trattato del primo atto, sia pur simbolico, di riappropriazione di un parco difficile, quello che ha al suo interno anche il bosco di Rogoredo, meglio noto come il bosco della droga. La Giunta di Palazzo Marino ha affidato proprio ad Italia Nostra il compito di risanare il bosco e l’intero polmone verde all’estrema periferia sud della metropoli, come già accaduto per il Parco della Cave: «Ci siamo: la convenzione tra il Comune e l’associazione sarà firmata nel giro di pochi giorni» assicurano Pierfrancesco Maran, assessore comunale all’Urbanistica e Verde. e Luisa Toeschi, presidente della sezione Milano Nord di Italia Nostra.

Una volta firmata la convenzione, l’associazione ambientalista garantirà ogni giorno la presenza nell’area verde di tre persone che, insieme agli operatori dell’Amsa, curino e proseguano le operazioni di pulizia del parco e del bosco: «Occorrerà un anno per rendere l’area verde davvero fruibile – spiega Silvio Anderloni, uno dei responsabili del Centro per la forestazione urbana di Italia Nostra –: si tratta di fare pulizia, di fare ordine e aprire infine dei percorsi all’interno del bosco». Non può essere secondaria la questione sicurezza, anche se il parco Cassinis si estende per 65 ettari e solo un decimo di questi è occupato dal bosco oggi feudo dei spacciatori di droga e meta dei loro clienti.

«Noi – spiega Anderloni – non chiediamo di essere scortati, non è necessario avere sempre accanto a noi agenti delle forze dell’ordine. Serve però stabilire un contatto con le autorità di pubblica sicurezza, bisogna semplicemente che loro sappiano che siamo qui, come ci stiamo muovendo e cosa stiamo facendo in modo possano intervenire con celerità nel caso in cui ce ne fosse necessità». Per mercoledì è in programma un incontro con l’assessore comunale alla Sicurezza, Carmela Rozza, che per ora non si sbilancia sulle misure che si potranno eventualmente prendere alò bosco: «Stiamo lavorando su quell’area con impegno fin da quando mi sono insediata: per noi è importante che Italia Nostra possa operare in sicurezza con tutti i supporti possibili perché il nostro obiettivo è che i cittadini si riapproprino degli spazi in maniera positiva».

giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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