Milano, 19 giugno 2017 - Arriva il primo indagato a Milano in uno dei diversi fascicoli avviati seguito a denunce sul presunto fenomeno della 'Blue Whale'. L’indagata è una 20enne milanese, iscritta con l’accusa di istigazione al suicidio dal pm Cristian Barilli per la catena on line della «Balena Blu». Avrebbe convinto una ragazzina di 12 anni a procurarsi dei tagli e ad inviarle le foto. Ai primi di giugno sono stati sequestrati il notebook e il telefono dell'indagata che nei prossimi giorni verranno analizzati per accertare il tenore dei messaggi incriminati e se siano stati spediti dalla presunta 'curatrice'.
Il suo è solo uno dei tanti fascicoli che si sono accumulati sul tavolo per magistrato nelle ultime settimane. Le segnalazioni sono arrivate soprattutto da genitori e insegnanti, preoccupati. Difficile distinguere, sottolineano gli investigatori, se si tratti proprio di casi di Blue Whale o piuttosto di turbamenti adolescenziali. Certo è che le segnalazioni stanno continuando a arrivare. Procura e pm minorili hanno adottato un protocollo d’intesa: in particolare, i secondi in prima battuta dovranno sentire i genitori delle vittime per inquadrare il contesto in cui vivono, gli eventuali disagi e problemi.
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