A San Vittore scatta il blitz anarchico: scritte e botti nella feritoia della posta

Corteo la sera del 31 dicembre. Due agenti soccorsi dopo lo scoppio

Una delle scritte che periodicamente compaiono  sulle mura  del carcere  di San Vittore Così anche  il 31 dicembre

Una delle scritte che periodicamente compaiono sulle mura del carcere di San Vittore Così anche il 31 dicembre

Milano, 3 gennaio 2018 - Blitz anarchico la sera di Capodanno al carcere di San Vittore. Con due agenti della polizia penitenziaria soccorsi a seguito dello scoppio di un petardo nella feritoria della posta. Tutto succede attorno alle 21 del 31 dicembre, a tre ore dall’arrivo del nuovo anno. Una trentina di persone, tutte riconducibili all’area anarchica milanese secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, si raduna nei pressi della casa circondariale lato via Gian Battista Vico per un corteo nella giornata dedicata alla solidarietà nei confronti dei detenuti (un’iniziativa analoga si è svolta davanti al carcere di Monza).

Parte un lancio di petardi contro la struttura, dura qualche minuto. Poi entrano in azione i writer vandalici, che riempiono le mura perimetrali delle solite scritte ingiuriose e offensive nei confronti delle forze dell’ordine: «Digos boia speriamo che tu muoia», «Fuoco alle galere» e «Liberi tutti»; il tutto con il marchio di fabbrica di una grande «A» vergata all’interno di un cerchio rosso. Finita qui? Nient’affatto. Sì, perché poco dopo un gruppetto, tutti giovani con il volto coperto da sciarpe o cappucci, si stacca dagli altri per infilare un grosso petardo all’interno della feritoia adibita alla ricezione della posta del corpo di guardia della porta carraia. Lo scoppio rimbomba all’interno di San Vittore.

Sembra finita lì, ma qualche ora dopo i responsabili del carcere fanno sapere al commissariato di zona che due degli agenti della penitenziaria sono dovuti ricorrere alle cure mediche per forti dolori alle orecchie. Niente di grave per fortuna, nessuno è rimasto ferito o contuso in maniera grave nello scoppio. Sul caso stanno indagando gli agenti della Digos. Non è stato l’unico episodio di Capodanno che ha visto coinvolti esponenti della galassia anarchica e antagonista. Sì, perché circa mezz’ora dopo la mezzanotte, come già raccontato ieri, una trentina di militanti dei centri sociali ha dato fuoco a un mucchio di rifiuti accumulati all’angolo tra via Gola e via Pichi, impedendo poi ai vigili del fuoco intervenuti sul posto di spegnere il piccolo rogo che si era originato in strada; operazione poi portata a termine grazie alla presenza di polizia, carabinieri e delle pattuglie della polizia locale schierate nella zona.

 

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