Bimbo denutrito per dieta vegana, il giudice lo affida ai nonni

Il piccolo resta sotto la sorveglianza degli assistenti sociali del Comune di Milano. Se si dovessero verificare altre anomalie, non è escluso che il bimbo sia trasferito in una comunità protetta

Ospedale (foto di repertorio)

Ospedale (foto di repertorio)

Milano, 31 agosto 2016 -  Sta meglio e ora torna a casa, quella dei nonni materni, il bambino di 15 mesi che nel luglio scorso era stata ricoverato in ospedale in stato di malnutrizione, a causa della dieta vegana con la quale cercavano di crescerlo i genitori. Un'alimentazione talmente sbilanciata che a poco più di un anno il bimbo pesava come un neonato di 3 mesi. Ora ha recuperato forza e vigore e il Tribunale di Milano ha deciso di 'collocarlo' in casa dei nonni, anche se formalmente resta affidato al Comune, perché sotto la sorveglianza degli assistenti sociali.

Il piccolo, mamma italiana, padre straniero, nato nel maggio 2015, adesso sta bene, anche se non tutti i suoi problemi sono stati superati. In ospedale infatti era stata ricoverato anche per problemi cardiaci, aggravati dal suo stato di stress fisico. Vegani i genitori forse non si erano resi conto che una dieta simile (nessun cibo di derivazione animale, compresi latticini e uova) non era la più idonea per il figlio. Sembra che in queste settimane abbiano capito. E infatti il Tribunale dei Minori ha autorizzato la madre ad andare a trovare il bimbo. Ma sono i nonni che si sono impegnati a garantire al nipote le cure e l'alimentazione adeguata.

Assistenti sociali del Comune e medici pediatri vigileranno e se dovessero verificare altre anomalie, non è escluso che il bimbo sia trasferito in una comunità protetta. Un'eventualità che i nonni sono ben intenzionati ad evitare. Da subito avevano espresso tutte le loro perplessità su come figlia e genero stavano crescendo il bambino. Per i primi mesi avevano assistito impotenti, mentre il bimbo non aumentava di peso e stava sempre peggio. All'inizio di luglio il piccolo era stato portato all'Ospedale Fatebenefratelli di Milano, sembra per una visita di routine, e i medici gli avevano riscontrato una "gravissima malnutrizione e i livelli di calcio quasi incompatibili con la vita". Ma i genitori si erano opposti a qualunque trattamento e avevano riportato il bimbo a casa. I medici a quel punto avevano informato la Procura che aveva incaricato la Polizia di andare a prelevare il bambino. Dopo esami di accertamento all'ospedale Buzzi, il piccolo era stato trasferito al Policlinico di San Donato, dove è rimasto fino a qualche giorno fa. Adesso può provare ad iniziare una vita normale tra lettino, peluche, giochi e soprattutto latte, passati di verdure, le prime paste al sugo, omogeneizzati, yogurt, frutta.

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