Aurora lasciata morire di fame e sete, intercettazioni e testimoni a processo

Il giudice ha dato incarico a un perito di trascrivere le intercettazioni agli atti e fissato la data dell'udienza in cui saranno ascoltati i primi testimoni

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Milano, 11 maggio 2016 - La loro figlia morì di fame e di sete a soli 9 mesi, i primi a essere ascoltati a dibattimento saranno i testimoni l'8 giugno. I due genitori Marco Falchi e Olivia Beatrice Grazioli sono a processo con l'accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati in relazione alla morte della figlia Aurora avvenuta nella loro casa nella notte tra il 26 e il 27 febbraio dello scorso anno. Oggi, infatti, l'udienza davanti alla Corte d'Assise presieduta da Sergio Silocchi è stata subito rinviata dopo il conferimento dell'incarico ad un perito (20 giorni di tempo) per trascrivere un'ora di intercettazioni ambientali agli atti dell'indagine. Dall'inchiesta, coordinata dal pm Cristian Barilli, era emerso che la bimba riceveva un nutrimento insufficiente e viveva in condizioni igieniche precarie e che era deceduta per un arresto cardiocircolatorio provocato da «grave disidratazione» e «iponutrizione cronica e acuta». La Corte ha fissato un'altra udienza, sempre dedicata ai testimoni dell'accusa, per il prossimo 13 luglio.

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