Attentato Bruxelles, Salvini: "E' ora di reagire"

Il leader del Carroccio stava per imbarcarsi su un volo. I Giovani Padani della Brianza hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione su Facebook con l'ashtag #iononohopaura

Esplosione in aeroporto a Bruxelles

Esplosione in aeroporto a Bruxelles

Milano, 22 marzo 2016 - Matteo Salvini si è fatto immortalare in una foto poi pubblicata sul suo profilo twitter a Bruxelles, dopo le esplosioni avvenute in aeroporto e in metropolitana a Bruxelles.  Il segretario della Lega Nord era a Bruxelles stamani al momento degli attentati, stava andando proprio alla sala partenze dell'aeroporto di Bruxelles per tornare in Italia quando è stato bloccato e rimandato indietro dalla polizia. Poco dopo ha cominciato a pubblicare sui social foto e commenti sull'accaduto. "E qualcuno continua a dire che non ci hanno dichiarato guerra... Sveglia! Le preghiere non bastano più.#Bruxelles, ha scritto su Twitter postando una foto che lo ritrae vicino ai soldati in assetto da guerra.

Il leader del Carroccio ha continuato a pubblicare commenti su twitter come: È ora di Reagire. ripuliamo le nostre città. #iononhopaura #Bruxelles #BruxellesAttack, accompagnato dalle foto dei luoghi degli attentati. Non tutti gli utenti dei social media hanno commentato positivamente l'iniziativa di Salvini, vista da alcuni come una propaganda politica inopportuna in un momento di lutto e di individuazione dei colpevoli da parte delle forze di sicurezza.

La campagna social dei Giovani Padani della Brianza contro il terrorismoNel frattempo, i Giovani Padani della Brianza hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione su Facebook:  “Non rinunciamo alle nostre libertà”. “Io non ho paura. Reagiamo” è il messaggio lanciato a caldo sul social netwoek con gli autoscatti postati sulle pagine personali dei giovani leghisti a seguito degli attentati che questa mattina hanno colpito Bruxelles, la capitale europea. “Le nostre foto non fermeranno certo i terroristi – ha spiegato  Alessandro Corbetta, coordinatore dei Giovani Padani della Brianza – ma rappresentano un modo per reagire e smuovere quelle coscienze che ancora non si rendono conto che il nemico è in casa e prima o poi colpirà anche da noi. La strategia dei fanatici islamici è quella di terrorizzarci in ogni cosa che facciamo, a partire dalle azioni che compiamo quotidianamente, ma noi non dobbiamo farci intimidire: occorre reagire a testa alta, senza minimamente rinunciare al nostro stile di vita o alle libertà che abbiamo conquistato negli ultimi decenni. Chiediamo alle istituzioni di bloccare immediatamente qualsiasi sbarco sulle nostre coste, rimpatriare tutti gli irregolari e mettere in campo tutte le iniziative possibili per stanare ed espellere i terroristi e chiunque abbia idee vicine al fanatismo islamico.”

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