Artigiano in Fiera, una vetrina sul mondo

Attesi oltre tremila artigiani provenienti da 100 Paesi

Artigianato

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Milano, 14 novembre 2017 - Oltre tremila artigiani in arrivo da tutto il mondo per declinare il tema della 22° edizione di "L’Artigiano in fiera": «Artigiani creatori di bellezza e bontà. Originali per definizione». La cittadella delle arti e dei mestieri del mondo prenderà vita dal 2 al 10 dicembre a Fieramilano di Rho-Pero con la presenza di artigiani da 100 Paesi diversi.

Due le novità estere principali: l’Iran «Paese d’onore» con la sua millenaria tradizione dell’artigianato e la crescita della rappresentanza cinese con il China Pavilion dedicato al tema «One belt, one road». In questi anni, la manifestazione ha sempre aperto le porte agli artigiani iraniani (il primo espositore dell’Iran ha partecipato nel 1999). Il riconoscimento di «Paese d’Onore» è un attestato di amicizia e di stima per la grande tradizione artigianale persiana all’interno di un luogo nel quale, da sempre, convivono in pace artigiani provenienti da numerosi Paesi del mondo. A «L’Artigiano in fiera» saranno presenti prodotti che testimoniano la cultura artigiana del Paese come la ceramica, il pistacchio, lo zafferano (il Paese è il maggiore produttore mondiale) e il caviale. La novità della presenza iraniana sarà la banda Ronak, gruppo di artisti che canta canzoni folcloristiche iraniane molto amato nel Paese. Ci sarà anche Zebardastan, collettiva di artigiani iraniani attiva con all’e-commerce che rappresenta anche il più grande network dell’artigianato del Medio Oriente con 12.000 artigiani. Promuoveranno le tradizioni iraniane con corsi e workshop sulla lavorazione dei tappeti e dei vasi il Touring & Automobile Club of theIslamic Republic of Iran, la Chamber of Commerce, Industry, Mines and Agriculture, Zanjan e la Azadi International Tourism Organisation.

Aumenta anche la presenza cinese, con espositori da Hunan, Sichuan, Guizhou, Yunnan, Henan, la Prefettura di Diqing e il Tibet. Il China Pavilion è dedicato al tema «One belt, one road»: una cintura (di infrastrutture), una strada. Il riferimento è alla «Nuova via della seta», un’iniziativa strategica della Cina per il miglioramento dei collegamenti e della cooperazione tra paesi nell’Eurasia. Il China Pavilion vuole valorizzare l’artigianato cinese: un settore chiave non solo dal punto di vista economico ma anche come testimonianza, spesso sconosciuta in Europa, delle arti di 56 gruppi etnici diversi. Il viaggio attraverso la Cina partirà dalla porcellana fino all’arte del tè passando per la Kunming Hanhang Traditional Folk Hand, realtà artigiana con sede nella provincia cinese dello Yunnan. Dalla provincia di Guizhou arriveranno invece ballerini e flautisti, con musiche tipiche della etnia Miao.

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