Tangenti, 14 arresti per opere pubbliche in Lombardia

Inchiesta coordinata dalla Dda di Milano con al centro l'acquisizione di sub-appalti

La guardia di finanza

La guardia di finanza

Milano, 3 ottobre 2016 - La Guardia di Finanza di Milano sta eseguendo 14 arresti nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Dda di Milano con al centro l'acquisizione di sub-appalti di opere pubbliche in Lombardia. Tra le commesse anche quella relativa alla linea ferroviaria che collega il terminal 1 al terminal 2 di Malpensa. 

I 14 arrestati rispondono, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati di corruzione diretta all'acquisizione di subappalti di opere pubbliche realizzate in Lombardia, di natura fiscale (nella forma dell'utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti e delle indebite compensazioni), truffa ai danni dello Stato, bancarotta fraudolenta, intestazione fittizia di beni e complessi societari, nonché illecita concorrenza realizzata attraverso minaccia e violenza. Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Milano e coordinate dal procuratore aggiunto lda Boccassini e dal pm Bruna Albertini, riguardano - si legge nelle nota delle Fiamme Gialle - "vari imprenditori di diverse societa' operanti nel settore dell'edilizia, le quali - ancorché formalmente intestate a soggetti 'prestanome' e apparentemente prive di legami tra loro - sono risultate riconducibili al sodalizio".

Gli approfondimenti investigativi sono relativi anche ad "attività distrattive del patrimonio di alcune società coinvolte, in relazione alle quali il Tribunale ha dichiarato il fallimento delle stesse ed i rispettivi titolari di fatto risultano indagati anche per reati di bancarotta fraudolenta". Nell'ambito dell'operazione, in cui sono impegnati oltre 100 finanzieri, sono in corso numerose perquisizioni sul territorio nazionale. 

La presunta associazione per delinquere, sarebbe stata formata da "imprenditori bergamaschi e calabresi", alcuni dei quali "aventi contiguità ad un contesto criminale di 'ndrangheta". È quanto emerge dagli atti dell'indagine. Tra le 11 persone finite in carcere (per tre, invece, sono stati disposti i domiciliari) c'è anche un imprenditore bergamasco, "formalmente mero dipendente all'interno delle varie società, ma di fatto 'dominus' di un circuito di società aggiudicatrici dei vari subappalti per la realizzazione di opere pubbliche"

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