Milano Arch Week, al via la settimana all'insegna dell'architettura

Dal 12 al 18 giugno il capoluogo lombardo ospiterà una serie di eventi, incontri, performance e discussioni in diverse location della città

L’archistar Stefano Boeri, 60 anni  (Newpress)

L’archistar Stefano Boeri, 60 anni (Newpress)

Milano, 12 giugno 2017 - Al via oggi a Milano Arch Week (fino al 18 giugno) una settimana di eventi, incontri, performance, dialoghi, letture e discussioni pubbliche dedicata all’architettura e alle trasformazioni urbane. Un grande contenitore di iniziative, sotto la direzione artistica di Stefano Boeri, che avrà il suo fulcro nelle sale della Triennale di Milano e nel Teatro Burri nel Parco Sempione e che ospiterà i grandi protagonisti della scena internazionale come i catalani Rcr, vincitori del Premio Pritzker 2017 - il Nobel dell’architettura - e il grande Maestro nordamericano Peter Eisenman, oltre che a tanti architetti italiani.

Milano Arch Week nasce come evoluzione del festival MI/ARCH, un’idea che il Politecnico di Milano ha sviluppato a partire dai festeggiamenti per il suo centocinquantenario nel 2013 e che in quattro edizioni ha permesso di accogliere a Milano architetti di fama internazionale, che stanno cambiando il volto delle città del mondo: da Rem Koolhaas, a Kazuyo Sejima, dalle Grafton Architects, a Renzo Piano. Ma dagli spazi del Politecnico, cuore pulsante del festival, sono passate anche le voci più interessanti dell’architettura milanese e italiana: da Cino Zucchi ad Andrea Branzi, da Alessandro Scandurra a Italo Rota, oltre a una nuova generazione di architetti emergenti. Facendo tesoro di questa esperienza, si è deciso di organizzare la prima edizione di Milano Arch Week forte della collaborazione di tre grandi istituzioni: Comune di Milano, Politecnico di Milano e Triennale di Milano.

 

LE LOCATION - La Milano Arch Week inizia con una festa alla  Fondazione Catella, per poi spostarsi martedì 13 giugno nel Patio della Scuola di Architettura del Politecnico di Milano e da mercoledì 14 a sabato 17 giugno nelle sale e nel giardino della Triennale di viale Alemagna. Per l'occasione, però, molti altri luoghi della città apriranno le loro porte ai visitatori.  Durante tutto il periodo, infatti, verranno organizzate passeggiate e visite guidate alle architetture milanesi e alla città. Ci saranno anche  una serie di visite con guide d’autore (Belgiojoso, De Giorgi, Albini, Mendini, Chigiotti, Boeri, Zucchi) alle Case Museo dei designer storici milanesi (tra gli altri Castiglioni, Albini, Magistretti) e ad alcune architetture mirabili (Villa Necchi Campiglio, Museo Poldi Pezzoli, Casa Boschi Di Stefano, Studio Francesco Messina).  

ARCHITETTI DAL MONDO - Tra i grandi protagonisti della scena internazionale presenti alla manifestazione ci saranno Elizabeth Diller, progettista della High Line di New York, Francis Kéré, architetto del Burkina Faso e progettista del prossimo Serpentine Gallery Pavilion di Londra e Petra Blaisse, autrice del nuovo Parco di Porta Nuova di Milano. Ma anche: Winy Maas, Philippe Rahm, Sam Jacob, Martin Videgård e l’urbanista cinese Lee Xianing. Non mancheranno gli architetti italiani come: Alessandro Mendini, Cino Zucchi, Michele De Lucchi, Benedetta Tagliabue, Italo Rota, Fabrizio Barozzi e Carlo Ratti. Uno spazio speciale sarà dedicato anche ai giovani gruppi emergenti italiani ed internazionali – come Parasite 2.0, Raumplan, Small, Fosbury Architecture e Waiting Posthuman Studio – che saranno ospitati in una sezione all’interno del giardino della Triennale.

EVENTI - Il programma della manifestazione è  molto ricco e variegato. Giovedì 15 giugno, ad esempio, la Triennale ospiterà momenti di riflessione dedicati ai grandi Maestri dell’architettura e della cultura italiana. Da mercoledì 14 giugno sarà possibile anche visitare la mostra curata da Emilia Giorgi sull’architetto fiorentino Vittorio Giorgini. Il venerdì successivo, invece, si svolgerà una grande festa-tributo, nel Salone d’Onore della Triennale, dedicata ai 107 anni di Gillo Dorfles, mentre sabato 17, il giardino di viale Alemagna ospiterà una serata destinata alla cultura delle periferie, con filmati, testimonianze di scrittori e uno showcase curato da Marta Donà. Si esibiranno in quest'occasione alcuni tra i migliori esponenti della musica trap italiana come Izi, Laioung e Fabri Fibra.

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