'Milano Arch Week', architetti in pole. Sala: "High Line come New York"

La kermesse si terrà dal 12 al 18 giugno e sarà una settimana interamente dedicata al futuro dell’architettura e allo sviluppo urbanistico della città

Rendering  per il cavalcavia Monteceneri Serra

Rendering per il cavalcavia Monteceneri Serra

Milano, 19 aprile 2017 - Si chiama «Milano Arch Week» e sarà una settimana interamente dedicata al futuro dell’architettura e allo sviluppo urbanistico della città. L’evento in programma dal 12 al 18 giugno è frutto di una collaborazione tra Comune, Politecnico e Triennale. Il «regista» della Milano Arch Week è Stefano Boeri. È lui ad annunciare le archistar attese a giugno. Tra i nomi colpisce quello di Elisabeth «Liz» Diller dello studio di architetti Diller Scofidio, lo stesso che ha progettato la High Line di New York. Parliamo della ferrovia sopraelevata West Side Line dismessa nel 1980 e trasformata in un parco di 2,3 chilometri. Boeri sottolinea che «sarà interessante ascoltare il loro modo di studiare il rapporto tra verde e città».

Milano è pronta per avere una High Line verde? Il sindaco Giuseppe Sala apre: «In prospettiva mi piacerebbe vedere realizzarsi un progetto del genere anche a Milano. Pur su dimensioni e logiche diverse, Milano e New York sono due città che piacciono allo stesso pubblico e in cui la contemporaneità ha un ruolo importante». La domanda sorge spontanea: dove potrebbe essere realizzata la High Line alla milanese? Boeri ricorda che «nelle cinque visioni per la trasformazione degli scali ferroviari una parte dei binari dismessi viene trasformata in percorsi pedonali e ciclabili». L’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, intanto, sottolinea: «Se fosse possibile, l’High Line sarebbe una grande opportunità. Un’ipotesi sul luogo in cui realizzarla è il cavalcavia Monteceneri-Serra. Ma è un progetto che andrebbe analizzato meglio e il Comune in questo momento si sta concentrando sulla trasformazione degli ex scali. L’High Line di New York, inoltre, è in una zona molto più centrale rispetto al cavalcavia Monteceneri-Serra».

High Line a parte, Boeri anticipa anche le altre archistar invitate alla Milano Arch Week: «Peter Eisenman, che rappresenta la storia dell’architettura newyorkese, Francis Kéré del Burkina Faso, autore del futuro Serpentine Pavilon di Londra, Massimiliano Fuksas, che verrà a raccontare il suo recente progetto per Roma. Ci saranno anche gruppi importanti come Mvrdv di Rotterdam e giovani rappresentanti della scena internazionale». Dal 12 al 18 giugno – aggiunge Boeri – «è in programma una riflessione sul rapporto tra Aldo Rossi e Giovanni Testori a 20 anni dalla morte di Rossi e un omaggio alla straordinaria figura di Gillo Dorfles. Inoltre il fotografo Oliviero Toscani verrà a parlare del rapporto tra fotografia e architettura e il regista Amos Gitai racconterà come ha utilizzato le città nei suoi film. È previsto anche un evento legato alle linee-guida della ricostruzione post-terremoto».

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