Ambrogini, i due capitreno candidati. Nell'elenco anche il notaio patriota

Forza Italia lancia Sala. E il Pd punta sull’ematologo Lambertenghi, fra le proposte anche il dirigente Antonio D'Urso, Didi Martinaz e Italo Siena di GIAMBATTISTA ANASTASIO

La Scientifica opera i rilievi sul luogo dell'aggressione a Carlo Di Napoli, nel riquadro

La Scientifica opera i rilievi sul luogo dell'aggressione a Carlo Di Napoli, nel riquadro

Milano, 15 ottobre 2015 - Stavolta più che mai le candidature proposte dai consiglieri comunali per le benemerenze civiche che, come tradizione, saranno assegnate il 7 dicembre, ripercorrono i fatti di cronaca dell’anno. Tra i candidati agli Ambrogini ci sono, come chiesto dal Giorno, Carlo Di Napoli e Riccardo Magagnin, i capitreno aggrediti a colpi di machete sulla linea del Passante che collega Rogoredo al sito Expo. La loro candidatura è stata lanciata, oltre che dai lettori, anche dal leghista Luca Lepore e da Riccardo De Corato di Fratelli d’Italia. Lo stesso De Corato propone poi la civica benemerenza per Antonio D’Urso, il dirigente del commissariato di Quarto Oggiaro spinto a terra e preso a bastonate da alcuni antagonisti durante la Mayday Parade del primo maggio. Un riconoscimento che De Corato estende a tutto il commissariato di via Satta «per lotta alla criminalità e allo spaccio che conducono quotidianamente». 

Fabrizio De Pasquale, consigliere di Forza Italia, candida un altro milanese divenuto suo malgrado noto durante un’altra manifestazione: il notaio Giuseppe Parazzini, quello che il 29 aprile, durante il corteoGiuseppe Parazzini bersaglio del lancio di uova (Ansa) dei No Expo, fu colpito da un uovo lanciato dai manifestanti verso il balcone dal quale esponeva, con fierezza da alpino, la bandiera italiana. Il volto dell’Expo è da sempre quello di Giuseppe Sala: a candidare all’Ambrogino il commissario unico, nonché possibile candidato sindaco del centrosinistra nel 2016, è Pietro Tatarella, capogruppo di Forza Italia. L’altro nome di Tatarella è il campione di ciclismo Nico De Lillo. De Corato propone poi l’Ambrogino pure per Alessandro Giuliano, capo della Squadra Mobile, per «il duro colpo inferto alle bande dei latinos con l’arresto dei 15 membri del Barrio 18». Lamberto Bertolè, capogruppo del Pd, punta sull’ematologo Giorgio Lambertenghi e, benemerenza alla memoria, Italo Siena, il medico che ha fondato il Naga. Luca Gibillini, consigliere di Sel, candida il fortunatissimo «Mercato Metropolitano» («Un’esperienza attenta ai produttori locali, alle realtà territoriali, che offre aggregazione e cultura alle persone più variegate»), ma anche il «Milano Film Festival», al suo ventesimo anno, e, insieme a Mirko Mazzali e Anita Sonego, il film «Io sto con la sposa». Mazzali aggiunge poi Didi Martinaz, l’ultima cantante della ligera, la mala milanese. Avanti con Emanuele Lazzarini e Anna De Censi (Pd): il primo candida il Teatro del Buratto, la seconda, per la benemerenza alla memoria, Francesca Battistel, fondatrice dell’Icam, l’Istituto per le madri detenute. Curiosità: la riduzione degli Ambrogini da 70 a 35 pare non aver scoraggiato le proposte, «in arrivo numerose» assicura Basilio Rizzo, presidente del Consiglio comunale. 

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