Lorenteggio, riqualificazione case Aler: i residenti verranno trasferiti

E' necessario liberare gli edifici interessati dai lavori di ristrutturazione, demolizione e successiva ricostruzione

Uno sgombero alle case Aler al Lorenteggio

Uno sgombero alle case Aler al Lorenteggio

Milano, 17 gennaio 2017 - Saranno trasferiti gli abitanti delle case popolari per consentire la riqualificazione degli stabili Aler nel quartiere Lorenteggio. A sostegno di questo processo, Regione Lombardia ha stanziato 4,220 milioni. Il piano, approvato dal Comune di Milano, è stato elaborato e condiviso con le organizzazioni sindacali con un protocollo d'intesa. "E' stata costituita una 'task force mobilità famiglie', al fine di liberare gli edifici interessati dai lavori di ristrutturazione, demolizione e successiva ricostruzione", si legge in un comunicato di Palazzo Marino. Ne fanno parte esperti selezionati da Regione Lombardia, Aler, Comune le organizzazioni sindacali Sicet, Unione inquilini, Sunia, Uniat e Conia.

Sono interessati dal piano una sessantina di nuclei famigliari, residenti nei due stabili abitati di via Lorenteggio 181. Verranno trasferiti in un alloggio idoneo, possibilmente all'interno del quartiere, previo incontro individuale per accertarne situazioni di fatto ed esigenze. L'iter degli incontri, dopo le assemblee pubbliche del novembre scorso, è iniziato in questi giorni, con l'obiettivo di procedere ai trasferimenti veri e propri nel corso dell'estate, tra giugno e settembre. Le eventuali situazioni di morosità saranno sanate attraverso la sottoscrizione di un piano di rientro del debito maturato nei confronti di Aler. Analogamente, verranno valutate anche le situazioni dei commercianti, a cui sarà proposto prioritariamente il trasferimento dell'attività in un altro immobile del quartiere, le cui condizioni economiche dovranno essere chiarite caso per caso. Con la collaborazione dei Servizi sociali del Comune saranno infine sottoposti a vaglio i casi conclamati di occupazioni senza titolo. Il contatto diretto con ciascun nucleo coinvolto nel piano di mobilità sarà attuato dagli operatori di Aler, con il supporto costante del Laboratorio di quartiere-Servizio di accompagnamento sociale e, in presenza di situazioni critiche dal punto di vista sociale e della sicurezza, con l'affiancamento di personale dei Servizi sociali e della polizia locale. Agli inquilini che provvederanno ai traslochi in autonomia e nei tempi prestabiliti verrà riconosciuta una quota forfettaria, in conto canone, calcolata da Aler sulla base del numero di locali che compongono l'alloggio in questione, compresa tra un minimo di 375 e un massimo di 2mila euro. Chi invece non potesse provvedere autonomamente, potrà fare affidamento ad Aler, che incaricherà un'impresa di tutte le operazioni necessarie. Ai soggetti in mobilità saranno inoltre rimborsate le spese relative ai trasferimenti degli allacciamenti alle utenze, luce e gas, previa presentazione ad Aler della documentazione dimostrativa di avvenuto pagamento delle quote dovute. Il rimborso dovrà avvenire entro 60 giorni, fatti salvi i casi di documentata e particolare fragilità economica comunicata ad Aler.

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