Doppio raid all'albero della legalità. E i migranti rincorrono gli anarchici/ FOTO

Piazzale Ferrara, il danneggiamento e il tentativo di appiccare il fuoco

Lo striscione con la foto di Falcone e Borsellino (LaPresse)

Lo striscione con la foto di Falcone e Borsellino (LaPresse)

Milano, 2 gennaio 2018 - Due raid vandalici a distanza di poche ore. Niente pace per l’albero di Natale di piazzale Ferrara, nel cuore del Corvetto, quest’anno dedicato alla legalità, che già nel 2017 era stato preso di mira sempre a Capodanno. Stavolta, azione bis: una prima volta, la notte tra il 30 e il 31 dicembre, i responsabili sono stati fermati da un gruppo di stranieri, nordafricani habituè della piazza. La notte seguente sono riusciti a incendiare la base dell’albero prima che intervenisse la polizia. Il dito, anche se ora come ora non ci sono certezze, è puntato contro un gruppo di anarchici che da anni occupano abusivamente spazi del quartiere; le indagini sono ancora in corso. Ma andiamo con ordine. L’albero di quest’anno è stato addobbato dall’associazione Poliziotti italiani (che si è aggiudicata un bando) insieme al Municipio 4, ed è un abete simbolico, che oltre a illuminare il quartiere per le festività spinge a riflettere mostrando le foto di vittime di mafia o terrorismo, come i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Per questo è stato battezzato «albero della legalità». Ebbene, la notte tra sabato e domenica, un gruppo di ragazzi con i volti travisati ha pensato di ribaltarlo, scaraventandolo a terra. Un’incursione frenata da un gruppo di migranti, come mostrano anche le immagini di un video realizzato da uno dei presenti: si vedono persone coi volti coperti da sciarpe e cappelli che, interrotte, si allontanano e vengono rincorse dagli stranieri. Uno di loro urla «Vieni qua» a un ragazzo che ha un bastone in mano. Poi scopre il volto di un altro giovane, mentre fuori campo si sente una voce femminile esclamare «Siete degli sbirri del c...».

La notte di Capodanno, seconda puntata: incendio alla base dell’abete, che per fortuna è rimasto in piedi; bruciata la parte inferiore e qualche ramo. Fiamme anche sulle foto dei due simboli della lotta alla mafia. Poi l’allarme e l’intervento di vigili del fuoco e polizia. Bravate? Il sospetto è che le azioni siano mirate, «programmate da qualcuno che non sopporta la presenza istituzionale, né la legalità, a cui l’albero è dedicato: ci dovrebbe essere almeno il rispetto per coloro che sono morti adempiendo al proprio dovere – commenta il presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi (Lega) –. Poi le frange estremiste che occupano spazi del quartiere devono essere tenute sotto osservazione. Senza contare che da tempo chiediamo gli sgomberi di tutti i luoghi occupati». Interviene anche l’assessore alla Sicurezza del Muncipio, Carmine Abagnale (FI): «La “legalità” dà fastidio a qualcuno? Questo ci sprona a renderla sempre più evidente». E «gli sgomberi – aggiunge il consigliere comunale Alessandro De Chirico (FI) – siano al primo punto degli obiettivi per il 2018». Intanto, alcuni comitati di quartiere annunciano una manifestazione pro legalità per giovedì alle 19. Appuntamento all’albero.

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