Affori, “dipinti in corso”. Gli artisti inaugurano l’anno

Foto d’epoca sulle serrande. Oggi via ad altri due lavori

Su una cler di via Zanoli la strada così come appariva un tempo

Su una cler di via Zanoli la strada così come appariva un tempo

Milano, 2 gennaio 2018 - Foto storiche  riprodotte sulle serrande dei negozi di Affori. Le festività non fermano gli artisti, anzi: le strade più sgombre e l’aria frizzante che accompagna l’inizio del nuovo anno sono un incentivo a portare avanti il progetto cominciato alcune settimane fa e raccontato su queste pagine, quando i primi dipinti sulle cler hanno preso forma. In cosa consiste? Nel dipingere sulle saracinesche delle attività commerciali che aderiscono all’iniziativa scorci della vecchia Affori, così come appaiono su foto e cartoline di decenni fa, creando un reportage artistico e un museo a cielo aperto. Ecco che allora risorgono la “vecchia” via Roma, oggi via Asteasani, e antichi mestieri scomparsi come quello del venditore di ghiaccio (el giasee, in milanese, o il muleta, l’arrotino).

Sono più di dieci le serrande dipinte, tra quelle già ultimate e quelle al centro di attacchi artistici in questi giorni. E altri lavori stanno per cominciare. Oggi, via ad altre due opere. «Nel frattempo - fa sapere Maria Anna Caracciolo, residente di Affori, che ha promosso l’iniziativa - altri commercianti stanno manifestando interesse, come committenti pronti a scegliere l’opera per le proprie serrande e a finanziarla. E continua anche il reclutamento degli artisti». Finora si sono proposti sei giovani studenti di Brera. «I disegni - spiega Caracciolo - devono essere fedeli alle foto, rappresentare gli spazi e le persone così com’erano, e rispettare il bianco e nero. E per colorare non si utilizzano bombolette spray. Per i giovani artisti questa è una bella occasione, alcuni hanno ricevuto altre proposte di lavoro». Chi volesse partecipare è invitato a avanti.

In viale Affori, oggi si continuerà il lavoro all’ingresso di un’agenzia immobiliare, «su cui apparirà un’immagine dei “lastricatori di strade”, i rissaditt. Erano riconoscibili da tutti grazie al loro cappello particolare», spiega Caracciolo. E sempre sulla strada, sulla serranda di un’altra agenzia immobiliare, «spunterà la Banda d’Affori con una costruzione rustica sullo sfondo - aggiunge la promotrice -. Era un luogo importante, fu anche il primo spazio d’incontro della banda musicale». E poi ci saranno new entry in via Astesani, dove verranno riprodotti altri antichi mestieri come il “venditore di mattoni” e abitanti di un tempo. Come donne anni Quaranta, coi loro abiti e accessori. Ma si pensa anche ad andare oltre, col racconto della storia del quartiere sulle facciate dei palazzi. «Una iniziativa bellissima! - commenta Riccardo Pollice, presidente di AscoAffori, su Facebook -. Spero sia solo un inizio. Perché non raccontare Affori anche su alcune facciate di condominio?». Una proposta per il 2018.

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