Accoltellati in stazione Centrale, restano ricoverati un militare e l'agente Polfer

Visita in ospedale di sindaco, prefetto e questore. Dimesso con una progonosi di sette giorni l'altro militare aggredito. Confermato il corteo pro-migranti "Milano senza muri".

L'arrivo di prefetto e questore in ospedale (Lapresse)

L'arrivo di prefetto e questore in ospedale (Lapresse)

Milano, 19 maggio 2017 - Sono ancora ricoverati, coscienti e sotto osservazione, l'agente della Polfer e il 21enne militare semplice dell'Esercito accoltellati da un ragazzo (QUI IL VIDEO) ieri sera, giovedì 18 maggio, in stazione Centrale a Milano, nell'ambito di un controllo. Il 34enne caporale maggiore, invece, è stato dimesso con prognosi di 7 giorni. L'aggressore, arrestato con l'accusa di tentato omicidio, è Ismail Hosni, un ventenne cittadino italiano, figlio di madre italiana e padre magrebino. 

In mattinata il poliziotto e il militare, ricoverati rispettivamente al Fatebenefratelli e al Sacco, hanno ricevuto la visita del prefetto e del questore di Milano, Luciana Lamorgese e Marcello Cardona. Anche il sindaco, Giuseppe Sala, si è recato in ospedale a portare i suoi saluti ai feriti. Uscendo dal Fatebenfratelli, il primo cittadino ha detto che il corteo "Milano senza muri" previsto per domani, sabato 20 maggio, di cui il governatore Roberto Maroni aveva chiesto l'annullamento dopo i fatti di ieri sera, si terrà regolarmente (Leggi l'articolo). 

Nel pomeriggio anche la visita del presidente del Senato Pietro Grasso. L'aggressione in Stazione Centrale è "una reazione violenta ad un accertamento legittimo - ha detto -. Non bisogna enfatizzare un episodio per evitare di fare qualcosa che tutta Europa ormai sente e che dobbiamo far sentire anche a quella parte che non condivide". Grasso ha confermato che parteciperà alla marcia in programma domani. Arrivando all'ospedale sacco ha ricordato che l'aggressore "è un italiano" e che, dunque, l'aggressione "ha poco a che fare con la manifestazione". L'aggressione alla stazione Centrale di Milano "non è stata un'azione che, secondo quello che sappiamo adesso, può definirsi terroristica. Attualmente - ha aggiunto - "il fatto va ricondotto su questi punti: una reazione violenta a un controllo legittimo, poi si approfondirà se questa persona ha delle tendenze fondamentaliste, ma questo è un altro problema". 

LA RICOSTRUZIONE - Intanto la Questura, in una nota, ha fornito una prima ricostruzione dell'accaduto. La pattuglia mista impegnata nel servizio di controllo ha notato, nel piano ammezzato della stazione, "un ragazzo che transitava con passo spedito e fare sospetto". Le forze dell'ordine gli hanno chiesto un documento e a quel punto, "il ragazzo, che al momento del controllo aveva le mani nelle tasche della felpa, con mossa fulminea estraeva due coltelli e cominciava a sferrare fendenti nei confronti degli operanti colpendo l'agente della polizia di Stato al braccio destro, all'altezza del bicipite, per poi sferrare ulteriori due coltellate nei confronti dei due militari. Uno di loro veniva accoltellato al collo, all'avambraccio destro e ad entrambi i fianchi, mentre il caporale maggiore scelto veniva ferito all'altezza della spalla destra". Nonostante la sorpresa per l'aggressione improvvisa, l'agente di polizia e i militari sono riusciti a bloccare il ragazzo, anche grazie all'iintervento di una pattuglia della Polfer sopraggiunta a dare manforte.

LE INDAGINI - Sul fronte delle indagini, è al lavoro anche un pm del pool dell'antiterrorismo milanese, guidato dal magistrato Alberto Nobili, che sta cercando di capire se il giovane avesse o meno contatti con l'ambiente del radicalismo islamico. a un lupo solitario e si sentiva abbandonato dalla società il 20enne italo tunisino che ieri notte ha accoltellato un agente della Polfer e due soldati dell'Esercito che ieri notte erano di pattuglia in stazione Centrale a Milano. Il suo profilo sembrerebbe quello di un "lupo solitario". Hosni abita in un furgone in zona Quarto Oggiaro e ha numerosi precedenti per droga. I legami sia con la madre, originaria di Foggia, sia col padre, di origine tunisina, da tempo si sono allentanti. 

 

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