Campeggi abusivi e bivacchi: in un anno 500 allontanamenti / LA MAPPA

Bimbi non a scuola, denunciate 10 famiglie nomadi

Polizia locale in azione

Polizia locale in azione

Milano, 11 agosto 2017 - Carovane di nomadi a ridosso di parchi, dormitori abusivi dentro palazzoni dismessi, baracche e giacigli improvvisati di senzatetto e immigrati in aree verdi cittadine o per strada. Sono tutte situazioni odiate dai milanesi e prontamente segnalate all’amministrazione, che registra migliaia di sos ogni anno. Da luglio 2016 a giugno 2017 sono 5.038 i sopralluoghi effettuati dall’Unità problemi del territorio della polizia locale, 343 gli allontanamenti e 86 gli sgomberi (429 interventi in totale). Poi 10.840 le persone controllate e 2.947 i veicoli. E le baracche smantellate sono 948. Sulla lista, 1.195 aree ripulite da Amsa. E nessuna zona è immune, centro storico compreso.

Tra i quartieri più bersagliati spiccano Lambrate e Rubattino, graditi alle carovane di sinti camminanti, nomadi italiani in arrivo da Sicilia, Campania o Abruzzo, che scelgono Milano per trascorrere la primavera e l’estate a bordo di roulotte, sostando però dove non è consentito. E il tira e molla con la polizia locale è perenne: una girandola di occupazioni e allontanamenti. Di questi se ne contano 88, accanto a 24 sgomberi nell’ex Rizzoli a Crescenzago, lungo le sponde del Lambro e a vicino all’impianto idroelettrico, nelle vie Pusiano e Rombon, in via Cima, in via Caduti di Marcinelle e tra le ceneri dei complessi industriali di via Rubattino. Spicchio, questo, visitato dai ghisa 976 volte in un anno, quasi tre al giorno. «Nei confronti dei camminanti – spiega l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza – è stata avviata un’indagine per tutelare i minori che ha portato alla denuncia di dieci famiglie per evasione dell’obbligo scolastico. È bastato questo per registrare meno presenze». Ma «la denuncia è tardiva - tuona Silvia Sardone, consigliera comunale di FI –, i residenti segnalano le carovane tra via Cima e via Casasco da 5 anni senza alcun intervento risolutivo». Altro strumento è multare i trasgressori. Ma è poco efficace nei confronti di chi non paga le multe e si fa furbo vendendo la roulotte prima che scatti il fermo amministrativo. Succede anche questo.

Presa di mira pure la zona di via Adriano. In via Idro (sede di un ex campo rom) e in via Cusago (che ha un record: la pista ciclabile è stata occupata da un serpentone di 50 roulotte) è stato predisposto un pattugliamento costante. Tra i punti caldi, anche l’area attorno al cimitero Maggiore. Altro luogo bersagliato è Bruzzano. Davanti al cimitero il problema è stato risolto con la posa di portali anti roulotte. Stessa soluzione adottata in via Mengoni, zona Bisceglie. Lavori pure in via Calchi Taeggi. E sono in corso studi di fattibilità nelle vie Costantino Baroni e San Paolino per installare sbarre o portali. «A tutte le persone allontanate viene sempre indicata un’alternativa. L’indirizzo dei dormitori, indicazioni sui centri di assistenza dei servizi sociali, indirizzi di campeggi», sottolinea Rozza, che promette linea dura anche contro i parcheggiatori abusivi, particolarmente attivi in viale Papiniano e in viale Alemagna, nei confronti dei quali la polizia locale può attuare degli allontanamenti di 48 ore. «Il Daspo vero e proprio – precisa – viene emesso dal questore. Deve essere sorpresa sempre la stessa persona che compie più volte lo stesso reato».

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