Milano, 21 maggio 2014 - Un'altra giornata di protesta per i tassisti milanesi. Nel pomeriggio in 500 si sono radunati nella zona della prefettura (FOTO) dove si è svolto l’incontro tra i sindacati di categoria e il ministro ai Trasporti, Maurizio Lupi, nel tentativo di sondare possibili soluzioni all’attività, contrastatissima da parte dei conducenti delle auto bianche, dell’app di Ncc Uber (LA SCHEDA)Corso Monforte, dove ha sede la prefettura di Milano, è stato chiuso al traffico ma il presidio di tassisti è stato tenuto a distanza di sicurezza da un cordone di forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Al vertice oltre al prefetto Francesco Paolo Tronca, hanno preso parte anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, accompagnato dagli assessori alla Mobilità Pierfrancesco Maran e alla Sicurezza Marco Granelli, e il presidente della Lombardia Roberto Maroni. 

"UBERPOP E' FUORI LEGGE" - "La normativa vigente non consente l’uso dell’app Uberpop": è quanto affermato dal presidente della Regione Roberto Maroni al termine dell’incontro con i tassisti in Prefettura. Uberpop e’ il servizio della societa’ Uber che consente anche ai privati cittadini di effettuare corse a pagamento. "Cosi’ come e’ formulata Uberpop e’ un esercizio abusivo della professione", ha aggiunto Maroni che ha poi precisato che "se viene riconosciuta questa violazione e’ chiaro che si tratta di un servizio illegale".

"Qualsiasi app o innovazione che eroghi un servizio pubblico non autorizzato compie un esercizio abusivo della professione: non e’ permesso e non si puo’ fare, che si chiami Uber o in qualsiasi altro modo". E’ quanto ha detto il ministro Lupi al termine dell'incontro. "Non accetteremo nessun caso che violi una norma che e’ chiarissima e non si presta a nessuna interpretazione". Lupi ha spiegato che il servizio pubblico non in linea può essere erogato unicamente dai taxi e dagli Ncc: "Nel momento in cui viene poi fatto un servizio pubblico non autorizzato non ci sara’ alcuna tolleranza".

L'ESITO DEL VERTICE IN PREFETTURA - In sostanza al termine dell’incontro coi tassisti, con il Comune di Milano e la Regione Lombardia, il ministro ha sostanzialmente dato il via libera alla società Uber sulla quale però verranno fatte “verifiche perche’ si tratti di un servizio che rispetti la legge” mentre viene considerato illegale Uberpop, cioe’ il servizio che consente a qualsiasi privato cittadino che abbia i requisiti minimi di potersi di fatto sostituire ai taxi: "Chi eroga questo servizio - ha precisato Lupi - compie un esercizio abusivo della professione. Ognuno se ne deve assumere la responsabilità".

"STOP ALL'INTERRUZIONE DEL SERVIZIO" -  "E’ inaccettabile qualsiasi interruzione di servizio pubblico e quindi abbiamo chiesto l’immediata sospensione di tutte le proteste e il ritorno ad un dialogo corretto’’: e’ quanto ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, al termine dell’incontro con i tassisti a Milano. Il ministro ha spiegato che i tassisti devono immediatamente riprendere il servizio regolare a Milano e "non devono piu’ interromperlo con manifestazioni che mettono anche a rischio l’incolumita’ di altre persone".

"NO ALL'ILLEGALITA' MA L'ASTENSIONE DAL LAVORO DEVE CESSARE" - "Non siamo né contro le applicazioni né contro l’innovazione o le nuove tecnologie, ma contro l’illegalità da qualunque parte venga”. Così il sindaco Giuliano Pisapia al termine del vertice. Pisapia, a proposito dell’utilizzo dell’applicazione Uber Pop, ha detto: “Se si usa una app in maniera illecita si mette a rischio l’utenza, potenzialmente si può causare un danno al cittadino”, e ha ricordato che si può essere responsabili del reato di esercizio abusivo della professione anche per concorso. Pisapia ha proseguito dicendo: “Credo sia necessario che i controlli siano rafforzati, perché nel rispetto delle regole si può usare anche la app”. Sui blocchi dei tassisti, il sindaco ha detto che deve essere messa fine a “quello che è un danno alla città e ai cittadini: io auspico che questa astensione dal lavoro dichiarata illegale dalle autorità competenti possa cessare. Comprendiamo la preoccupazione dei lavoratori, ma non possiamo assolutamente accettare comportamenti intimidatori”.

SODDISFATTI I TASSISTI - Momenti di tregua tra i tassisti milanesi. Al termine del vertice in Prefettura, i conducenti di auto bianche che stavano presidiando la sede in attesa dell’esito dell’incontro tra sindacati e Istituzioni hanno ascoltato dai loro delegati presenti al tavolo i contenuti di quando stabilito. In particolare, la categoria ha apprezzato la tolleranza zero nei confronti di Uber Pop e la promessa che controlli a tappeto assicureranno l’esercizio da parte della app Uber all’interno delle regole valide per gli Ncc. I tassisti sono defluiti da corso Monforte e il servizio di taxi, in ginocchio da sabato per il susseguirsi di proteste spontanee, è ripreso gradualmente in serata, con la fine del blocco in Stazione centrale. In questo senso, per altro, sara’ attiva anche la Prefettura che ha annunciato una grande operazione di controllo e sanzioni contro altri eventuali episodi di interruzione di servizio o aggressioni.

I TAXI RIPRENDONO IL SERVIZIO - Dopo l'incontro in prefettura il servizio è ripreso a partire dalla stazione Centrale e a Linate. Intanto le organizzazioni sindacali precisano alcune richieste portate al tavolo con il ministro, come i decreti attuativi della normativa nazionale entrata in vigore nell’aprile 2010 contro l’abusivismo nel settore. Alla Regione invece la richiesta e’ di “provvedere a riscrivere il regolamento ormai superato - spiega Raffaele Grassi del Satam - aggiornandolo a tutte le novita’ nel settore del noleggio con conducente uscite dal 2006 ad oggi. Finche’ non cambia il titolo V, e’ la Regione comunque competente in materia di trasporto pubblico. Abbiamo chiesto inoltre piu’ volte, e ancora oggi, che la Regione faccia il punto sui contingenti di taxi e ncc attivi in Lombardia: dobbiamo sapere quanti siamo, quante licenze taxi e quante autorizzazioni ncc, comune per comune e provincia per provincia. Abbiamo dati che risalgono al 1998 e la Regione deve provvedere”.

 

LUPI: "COMUNE E REGIONE SI ASSUMANO RESPONSABILITÀ' - "Ricordo a tutti che ognuno si dovra’ assumere le sue responsabilita’, per prima il Comune e la Regione perchè scaricare le responsabilita’ sugli altri non serve a nessuno": è quanto ha detto il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi prima di incontrare i tassisti a Milano. "Speriamo di arrivare a una soluzione e dopo che il governo e’ stato contattato dall’associazione dei tassisti, e solo da loro, lo preciso in maniera molto chiara, si e’ fatto un’idea e ne discuterà".

MARONI: "LUPI MALE INFORMATO" - “La Regione non c’entra niente, c’e’ una legge nazionale sulla concorrenza che prevede che i Comuni diano le licenze e facciano i controlli. La Regione applica le norme di legge e basta. Forse Lupi e’ male informato”. E’ quanto ha replicato il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, al ministro dei Trasporti che ha invitato la Regione ed il Comune di Milano ad assumersi le loro responsabilita’ per risolvere la protesta dei taxi contro la multinazionale Uber.

PISAPIA: “SPERO VINCA LA LEGALITÀ" - "Spero sia un confronto ragionevole e spero vinca la legalità e il rispetto delle regole”. E’ questa l’unica battuta rilasciata dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, al suo arrivo in prefettura per l'incontro con il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, e i rappresentanti dei tassisti che da giorni protestano contro il servizio Uber.

DALLE PIAZZE ALLA RETE - La competizione tra taxi e Uber dunque non accenna a smettere, e amplifica il suo scenario: dalle piazze reali si estende a quelle virtuali, dove per ora ha la meglio l'applicazione delle auto a noleggio. Sulla piattaforma Change.org, infatti, sono state lanciate due petizioni: una dalla stessa Uber a favore del suo servizio  e una contro. A sostegno di Uber hanno firmato in 3.248, poco piu' di 1000 chiedono al Sindaco di Milano di chiudere il servizio.

"Gli autisti che sono nostri partner rimangono compatti e determinati, ma non possiamo ignorare e tacere questi atti violenti e intimidatori. L'unico modo per fermare queste ingiustizie e' di far sapere al Sindaco quanto Uber abbia portato un valore aggiunto a voi e alla citta'!", è scritto nella petizione lanciata da Uber.
"C'e' un vecchio adagio conosciuto in certi palazzi che vuole una balla ripetuta mille volte diventare una verita'. Questa sembra l'intenzione di Uber nell'esercizio tipico del "chiagni e fotti" portato alla mia attenzione", scrive invece Alberto Cirea su Change.org.