Milano, 16 maggio 2014 - Giornata di sciopero del settore turismo e pubblici esercizi e manifestazione unitaria dei sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil stamani "per protestare contro il comportamento di Fipe (Federazione Pubblici Esercizi) che ha comunicato la disdetta dal contratto nazionale a partire dal primo gennaio 2015". In piazza, con manifestazioni a Milano, Roma, Torino, Firenze, Venezia, Bologna anche i lavoratori degli alberghi e dei tour operators di Confindustria, delle agenzie di viaggio di Fiavet, e quelli di Confesercenti.

"Un milione di lavoratrici e lavoratori che rappresentano un settore che potrebbe essere il motore della crescita del paese, sono ancora in attesa da più di un anno del nuovo contratto", spiegano i sindacati che nel capoluogo lombardo hanno sfilato dalla sede di Confcommercio in corso Venezia fino a piazza Scala.  E Giorgio Ortolani aggiunge (Filcam-Cgil): "Un milione di lavoratori occupati in un settore che rappresenta uno dei pilastri sul quale appoggiarsi per far ripartire il motore economico del Paese sono ancora in attesa del nuovo contratto". E sottolinea: "Sono quelli che ti servono il caffè nei bar tutte le mattine, che cucinano nei ristoranti e nelle pizzerie nelle quali a volte ti rechi a cenare con la tua famiglia, che rifanno la camera dell'albergo in cui speriamo tu possa trascorrere qualche giorno di vacanza".

A manifestare anche i lavoratori dei fast food per i quali si è tenuta ieri la "giornata di lotta globale" #FastFoodGlobal. La protesta, partita dagli Stati Uniti d'America, sta coinvolgendo diverse parti del mondo: saranno circa 33 infatti i paesi che hanno organizzato mobilitazioni ed eventi, tra cui Filippine, Corea del Sud, Marocco e Malawi, ed anche Argentina e Brasile.