Milano, 23 aprile 2014 - Atm ha chiuso il 2013 con un utile consolidato di 5,3 milioni di euro, a fronte dei 4,4 milioni conseguiti nell’anno precedente, e con un margine operativo lordo di oltre 120 milioni, in crescita di 20,9 milioni (21%) sempre rispetto all’esercizio 2012.

È quanto si apprende dall’assemblea degli azionisti dell’azienda di trasporto riunitasi ieri proprio per approvare il Bilancio 2013. «È significativo sottolineare che, a differenza di quanto accaduto in passato, l’utile è frutto di uno sforzo gestionale operato dalla società sui fattori tipici che ha portato grandi recuperi di efficienza operativa», rileva la nota diramata da Foro Buonaparte. Performance ottenute anche grazie alla crescita del valore della produzione per 17,4 milioni (più 1,9% rispetto al 2012) e ad una riduzione dei costi di produzione per 3,6 milioni (meno 0,4%).

«Gli interventi sui costi hanno riguardato tutte le voci — fanno sapere da Atm —. Dal compenso degli amministratori, sceso dal 2010 ad oggi del 53%, alle spese di promozione e marketing, calate di oltre un milione e mezzo (meno 84%) nello stesso periodo, ai costi per partecipazione ad associazioni diverse (meno 71%), ad altre più delicate come l’imponente riduzione del numero dei dirigenti con significative riduzioni del monte retribuzioni destinate a tale categoria. Fino alle più difficili, come la definizione di un’organizzazione del lavoro caratterizzata da maggior efficienza e da una fortissima riduzione degli straordinari, di ben 3 milioni (meno 11%)».

«Una riflessione approfondita merita il costo dell’energia elettrica. Nel 2013 — prosegue la nota — il costo dell’energia elettrica consumata dall’azienda ha raggiunto i 54,9 milioni. Raffrontando i dati del 2013 con quelli del 2012 si evidenzia che a fronte di un aumento dei consumi dello 0,3% e ad un corrispondente incremento dei chilometri percorsi pari al 2%, si è registrato un aumento dei costi del 7%». «Questi importanti risultati — concludono da Atm — sono stati conseguiti nonostante la riduzione del costo che il Comune ha potuto sostenere nel 2013 rispetto al 2012 per il nostro contratto di servizio.

Infatti le risorse destinate dal Comune per Atm Servizi sono scese in valore assoluto di oltre 8 milioni: da 739,22 milioni nel 2012 a 730,96 milioni nel 2013. Una scelta dolorosa che l’amministrazione comunale ha dovuto assumere per compensare i tagli rilevanti del Governo ai trasferimenti a favore degli enti locali e il crescente onere per la copertura dei programmi di project financing, con soggetti diversi da Atm, per la realizzazione di opere come la M5». L’assemblea ha formalizzato la conferma di Bruno Rota a presidente di Atm e di Alessandra Perrazzelli nel Cda. Sarà il prossimo Cda a sciogliere, invece, il nodo del direttore generale.