Milano, 18 aprile 2014 - Un omicidio con troppi killer. La prima sezione della Corte di Cassazione ne taglia via tre, annullando (con rinvio a nuova Corte d’assise d’appello di Milano) la condanna al trio di moldavi, accusati di omicidio volontario, rapina, furto, violazione di domicilio (Valerio Cociu, Alexander Bunduchi e Iure Popescu): già condannati in secondo grado, il 14 novembre 2012, con pene fino a 24 anni, come partecipi del gruppo allargato (almeno sette) di assassini del medico milanese Marzio Colturani. Sera del 13 novembre 2007, via Comerio, Milano, il dottore allora 64enne viene sorpreso in casa dai banditi, a cui erano state date le chiavi dalla domestica Tatiana Mitrean per un furto alla grande: gioielli, denari, quadri importanti come un Morandi. Marzio e il figlio Luca, vengono imbavagliati col nastro adesivo, avvolti in coperte. Luca riuscirà a liberarsi dopo il furto, il padre, malato di cuore, soffoca nello scotch stretto da mani disumane.

Ma quanti sono gli assassini di Colturani? In una via crucis di indagini e processi (si arriva a quattro) la storia che si dipana da sei anni e mezzo non è ancora finita. Anzi, sentenze appena pronunciate e già passate in giudicato (ma rimaste inedite) e un dibattimento appena iniziato (il 2 aprile) indicano che si è spostato il tiro dai primi killer su altri, ancora. Tutto parte dal capo banda, il famigerato Vasile Coceban: è proprio lui che imprime, con le sue confessioni, un’altra direzione alle indagini. Una volta individuato attraverso la domestica basista, sua compagna, Tatiana Mitrean (assistita dall’avvocato Corrado Limentani ottiene un annullamento migliorativo e viene condannata a 16 anni dopo i primi 20), Coceban - mai estradato ma condannato in Moldavia a 17 anni (per omicidio non volontario) - parla e indica complici.

Uno di loro, Costantin Pectu - di cui non si leggerà traccia sui giornali - viene condannato (infine reo confesso come partecipe all’assalto in via Comerio) a 27 anni di reclusione, già definitivi in quanto non è stato interposto appello. E per un altro complice indicato da Coceban, Adrian Podaru (estradato nell’agosto scorso dalla Spagna) e assistito dagli avvocati Marco Petrali e Marco Martini, si è appena aperto il 2 il dibattimento in Corte d’assise. Con Coceban, fanno tre i killer di Colturani. Che ne è allora dei ruoli di quei quattro moldavi (uno, Serghiei Dragan, condannato a 24 anni e mezzo, è suicida a 32 anni nel carcere di Opera nell’agosto 2011) per cui, assistiti dall’avvocato Ermanno Gorpia, la Cassazione ha appena annullato le severe condanne? Le indagini dei carabinieri portarono a loro attraverso i cellulari che li davano in quel luogo e in quegli orari. Uno di loro, Popescu, era dato come il capozona della banda, Dragan fu persino riconosciuto dal figlio della vittima. Ma per dare esatte responsabilità e volontà in un omicidio allargato, figlio di brutalità e ignoranza, occorre un altro processo, ancora.

di Marinella Rossi