Milano, 17 aprile 2014 - «A me è piaciuto... Che dire? Massaggio decente ed extra altrettanto... Sono di bocca buona?», si chiede Alfio70. A giudicare dagli altri naviganti pare di sì. «Bocciato», va giù drastico Zagor. Anonimo scende nei dettagli: «Le ragazze eseguono grattini solo alla ricerca di un extra», avverte accendendo due stellette su cinque. Voto: mediocre. E avanti così, tra un «incontro romantico» e uno «rilassante», tra una ragazza «troppo truccata» e un’altra «che è dolcissima». L’alternativa soft alla prostituzione da strada, ovvero il «massaggio erotico», nella metropoli si sceglie con un clic, come il ristorante.

In un mercato che cresce a dismisura c’è solo l’imbarazzo della scelta, con gli «extra» offerti à la carte da consumarsi in mezz’ora o un’ora, a seconda del prezzo, in quelle due stanzette spesso non troppo pulite mascherate da «centro relax orientale», come se ne trovano a ogni angolo. Ma per non correre il rischio di prendere fregature, meglio dare prima un’occhiata on line. Il sito si chiama massaggiamilano.it e il principio è lo stesso di Trip Advisor, celeberrimo portale in cui sono gli stessi clienti a recensire bar e locali. In questo caso, si recensiscono invece donne e prestazioni come fossero menu di carne o pesce. Scrive Doc: «Massaggio discreto i primi 20 minuti, poi grattini per un extra velato ma nemmeno portato a termine. Continue proposte per aumentare il budget. Sconsigliato».

Il forum, nato ormai qualche anno fa, negli ultimi tempi ha conosciuto una vera e propria impennata di clic. Tanto che le stesse forze dell’ordine vi si imbattono inevitabilmente nel caso di indagini su centri massaggi «non convenzionali». E non è certo per fare di tutta l’erba un fascio, ma a giudicare dai commenti coperti dall’anonimato del pc, quelli in cui «l’extra» non è previsto dal tariffario sembrano una minoranza, fra i ben 396 negozi del settore mappati dal sito internet. Un’invasione. In cui le barriere fra il centro e la periferia sono azzerate. È «prostituzione soft», in chiave rigorosamente orientale: tra futon, «docce assistite» (così le chiamano gli utenti on line), musica thai-pop e ragazze quasi sempre mute, visto che nella maggior parte dei casi non parlano una parola d’italiano, stando sempre alle recensioni.

Il portale offre una stringa di ricerca per zona o per nome. Poi l’elenco delle prestazioni «ufficiali» e uno spazio con i commenti in cui l’utente a caccia capisce subito se il centro può fare al caso suo. Del resto il linguaggio usato dai naviganti è fin troppo esplicito. Si legge: «Personalmente preferisco centri in cui il finale non è così scontato. Prezzi usuali, 35 per mezz’ora, 50 per un’ora. Richieste esose anche se trattabili per l’extra “obbligatorio”». Poi c’è il voto, da dare appunto in «stelline». Da una a cinque: «Quattro, direi molto buono, per l’ottimo mi riservo di tornare una prossima volta». E contro le delusioni, i bravi utenti mettono in guardia gli amici in caccia di emozioni: «Ottimo, con l’avvertenza che questo è un vero centro massaggi, non credo ci sia spazio per extra di alcun genere». E il caso in questione ha tutto il sapore di un’eccezione alla regola.

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