milano, 17 aprile 2014 - Che fine fanno i soldi delle multe stradali? Per metà, come prescrive una legge del 1992, sono destinati agli interventi per la sicurezza stradale e per le attività della Polizia locale, dalla manutenzione di asfalto, cartelli e illuminazione al pagamento degli straordinari dei «ghisa». Nel 2013 il Comune ha destinato a questo fine 63 milioni di euro, la metà, appunto dell’ammontare annuale delle sanzioni per la violazione del codice della strada. La Giunta di Palazzo Marino ha approvato una delibera che mette nero su bianco come sono stati utilizzati i 63 milioni di euro, settore per settore, voce per voce, euro per euro. Vediamo nel dettaglio.

I primi 15,9 milioni di euro (25 per cento del totale) sono stati utilizzati per l’appalto della manutenzione della segnaletica verticale (980 mila euro), per la manutenzione ordinaria degli impianti semaforici (2,4 milioni di euro), per il rimborso della quota capitale di mutui e prestiti (1,5 milioni di euro), per le ristrutturazioni della segnalatica stradale (6 milioni di euro), per le nuove opere di illuminazione pubblica (5 milioni di euro). Colpisce, in particolare, una cifra così alta, 6 milioni di euro, per rimettere a posto la segnalica danneggiata e divelta. Tant’è. Altri 15,9 milioni di euro, invece, sono stati utilizzati dall’amministrazione per pagare gli straordinari dei vigili urbani (10 milioni di euro), per i canoni radio (265 mila euro), per i collegamenti telematici (585 mila euro) e per il noleggio automezzi (2,3 milioni di euro) della Polizia locale, per la gara del trasporto pubblico locale relativa al servizio degli ausiliari della sosta (2,2 milioni di euro), per i collegamenti telematici del settore Mobilità e Trasporti (500 mila euro).

La parte maggiore dei 63 milioni di euro, ben 31,9 milioni di euro (il 50 per cento del totale), sono andati al miglioramento della sicurezza stradale cittadina. Ecco le voci elencate nella delibera: un milione di euro per gli interventi di assistenza e previdenza complementare del personale della Polizia locale, 781 euro per le campagne di educazione stradale, 147.500 euro per l’acquisto del materiale per il Nuir, il Nucleo di intervento rapido, 586 mila euro per le rimozioni a carico della Polizia locale, 45 mila euro per la convenzione «Nonni amici», 4,3 milioni di euro per la manutenzione di strade, ponti, parapetti, marciapiedi e altri tipi di manufatti, 8,5 milioni di euro per la manutenzione ordinaria dell’illuminazione pubblica, altri 17 milioni di euro per il rimborso della quota capitale di mutui e prestiti. Il totale, come detto, fa 63 milioni di euro. E l’altra metà dell’ammontare delle multe? Che fine fanno gli altri 63 milioni di euro non destinati a sicurezza stradale e Polizia locale? Quei fondi non hanno un vincolo di utilizzo, dunque l’amministrazione comunale può destinarli a spese che ritiene prioritarie in ogni settore di intervento del Comune.

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net