Milano, 16 apruile 2014 - L’aumento del costo dell’energia non ha impedito ad Atm di mantenere i conti in ordine, aumentare il margine operativo lordo e chiudere il 2013 in utile. Un risultato non scontato per un’azienda che ha come core business quello di far muovere i treni della metropolitana, i tram e i filobus. Soprattutto se si considerano le difficoltà in cui si dibattono tutte le aziende di trasporto dei principali capoluoghi italiani: da Torino a Genova, passando per Roma. Martedì Bruno Rota potrà invece concludere il suo primo mandato da presidente di Foro Bonaparte presentando ai soci un’azienda in salute. Partiamo dal caro-bollette. Nel 2010 la spesa per l’approvigionamento energetico ammontava a meno di 40 milioni di euro, soglia decisamente superata solo un anno più tardi.

Ma non basta: nel 2012 Atm ha dovuto far fronte a bollette di oltre 50 milioni di euro. Nel 2013 la spesa ha infine sfiorato la soglia dei 55 milioni di euro. Detto altrimenti: nell’arco di quattro anni l’azienda di trasporto ha visto salire il costo della fornitura di energia dEL 40%, oltre 15 milioni di euro in numeri assoluti. Non proprio noccioline. Quale la reazione dell’azienda? Chilometri e consumi non sono calati ma aumentati, segno che Atm non ha rinunciato alla qualità del servizio offerto. Quanto al chilometraggio complessivo di treni della metropolitana, tram e filobus, si registra un aumento del 7% tra il 2010 e il 2013: da 80mila a 85mila chilometri. Come noto, a Milano sono state aperte nuove linee e nuove stazioni della metropolitana. Quanto ai consumi, nel 2010 Atm poteva mettere a bilancio poco più di 330mila chilowatt all’ora: nel 2013 si sono superati i 345mila chilowatt, aumento del 5%. Non va dimenticato, infine, che è stata Atm ad accendere il mutuo per l’acquisto dei 30 nuovi treni chiamati a svecchiare il parco mezzi delle metropolitane 1 e 2, in vista dell’Expo ma non solo.

«Piace rilevare — commenta Rota, pronto per il secondo mandato — che il margine operativo lordo è salito a 120,8 milioni di euro con un incremento di oltre 21 milioni rispetto all’esercizio precedente, mentre la sua incidenza sul valore della produzione è passato dal 10.8% al 12,8%. Un importante recupero di efficienza con cui l’azienda si appresta ad affrontare le sfide assai impegnative del 2014». «Entreranno in servizio i primi nuovi treni dei 30 acquistati con risorse interne per le linee M1 e M2 — ricorda il numero uno di Foro Bonaparte — per sostituire le vecchie motrici in acciaio dell’inizio degli anni ’60. Arriveranno anche 4 nuovi Meneghino e treni revisionati per M2, la linea dove oggi soffriamo di più il rapporto sfavorevole tra disponibilità e dotazione della flotta.

La linea verde è, infatti, la linea cresciuta maggiormente sia per flussi di passeggeri, sia per i recenti prolungamenti. Per la rete di superficie c’è in programma l’immissione di nuovi bus, a partire dal primo lotto del piano di sostituzione di 85 bus Euro2 su 250 attualmente in circolazione. Con l’approvazione del bilancio martedì 22 aprile — conclude Rota — termina l’attività di questo Cda. Agli amministratori di Atm va il mio ringraziamento per l’impegno profuso, impegno riconosciuto ed apprezzato sia dall’amministrazione comunale sia dal sindaco».

giambattista.anastasio@ilgiorno.net