Milano, 16 aprile 2014 – Cosa succede quando due delle più influenti crew italiane si ritrovano sopra un unico palco? Probabilmente l’evento musicale dell’anno. E’ quello che ci si aspetta dalla serata di giovedì. Le premesse ci sono tutte: dodici Mc e sei Dj si alterneranno ai Magazzini Generali di Milano per una maratona a tutto hip hop. I collettivi Blue Nox e Unlimited Struggle sono pronti a fondere beat e rime in un unico live: "Blue Struggle". Sul palco artisti del calibro di Ghemon, Mecna, Johnny Marsiglia & Big Joe, Stokka & MadBuddy, Kiave, Mistaman, Dj Shocca, Frank Siciliano, E-Green, Cali, Aleaka, Dj Tsura, Zonta, Rafè, Louis Dee, Macro Marco, Hyst e Fid Mella. Abbiamo chiesto proprio ai fondatori delle due compagini (Macro Marco, Stokka e Dj Shocca) di introdurci ai pianeti "Blue Nox" e "Unlimited Struggle". 

Blue Nox e Unlimited Struggle: due delle più importanti crew italinane su di un unico palco. Cosa vi ha spinto ad unire le forze per questo ambizioso progetto? Che affinità avete? E quali sono invece i vostri tratti distintivi?
MACRO MARCO: “Partendo dal ‘punto di contatto’ che è Ghemon (membro di entrambe le crew), le affinità e le collaborazioni tra singoli artisti sono diventate sempre più frequenti, per gusti musicali, amicizia e forte rispetto artistico. Su tutto direi che quell'idea di ‘Keep It Real’, un background molto simile e la spinta reciproca ad affermare la forte indipendenza delle due realtà ci abbia spinto ad unire le forze in questo progetto comune.
STOKKA: “Siamo due realtà molto vicine: come suono e come intenti. Abbiamo un background simile, veniamo da quell'underground creativo che ha voglia di raccontare e di evolversi. E' questo il nostro filo conduttore e c'è veramente poco a differenziarci”.
DJ SHOCCA: “Dopo alcuni fortunati episodi dove abbiamo condiviso il palco, abbiamo pensato ovviamente di ufficializzare il discorso ‘Blue Struggle’ portando ai Magazzini Generali di Milano l'esperienza incrociata delle due crew. Il fatto di unire le forze è successo e basta, una sorta di naturalezza senza che nessuno a tavolino abbia spinto in modo macchinoso. La coincidenza tra le due crew dal punto di vista artistico è davvero estesa. Gli aspetti differenti esistono dove iniziano le unicità degli artisti che ‘militano’ in Unlimited piuttosto che in Blue Nox.”

Nonostante proveniate maggiormente dal Sud Italia avete scelto la piazza del Nord per un evento di questa portata. Come mai proprio Milano? Che rapporto avete con questa città?
MACRO MARCO: “Milano, nel bene e nel male, ad oggi, rappresenta sicuramente il centro logistico chiave dell'hip hop in Italia. Un evento di questa portata e unicità meritava una location come quella dei Magazzini Generali”.
STOKKA: “Milano in questo momento è la città più importante per il panorama hip hop nazionale. Le cose più grosse hanno luogo qui e fare un evento del genere non significa soltanto creare un bello spettacolo, ma significa anche mettere una bandierina e affermare la nostra presenza. Se fai un evento a Milano, di riflesso, arriva in tutta Italia”.
DJ SHOCCA: “Abbiamo voluto portare questa unione al ‘next level’, quindi Milano mi pare una tappa assolutamente obbligata sotto parecchi punti di vista”.

All'interno dei vostri collettivi rientrano alcuni “pesi massimi” dell'hip hop made in Italy. Ma c'è qualche artista, magari fra i rapper di ultima generazione, che vi piacerebbe "arruolare"? O che avreste voluto con voi?
MACRO MARCO: “Far parte di una crew non è come avere un album di figurine. Spesso il senso di appartenenza trascende dal discorso strettamente musicale. Sicuramente ci sono molti artisti che sarebbero altamente ‘compatibili’ e a cui non disdegniamo il nostro supporto (vedi l'esperienza fatta con la release del mixtape ‘Musica Cicatrene’ di Mezzosangue). Per quanto riguarda l'aspetto discografico correlato alla crew (l'etichetta Macro Beats per quanto ci riguarda) già ora si possono trovare degli artisti non appartenenti a Blue Nox e, sicuramente, altri ne verranno”.
STOKKA: “No, anche se ci auguriamo di trovare artisti creativi che sappiano stupirci”.
DJ SHOCCA: “Date un occhio ai nostri siti per saperlo. Ogni tot qualcuno supera il test ed entra nell'esercito più bello del mondo!”.

Entriamo in casa "Blue Nox". Qual è il "principio ispiratore" e la "filosofia" del collettivo?
MACRO MARCO: “Blue Nox nasce non per caso, ma neanche per esigenza. Nel momento in cui tutti i membri erano residenti nella stessa città (Roma) è stato tutto molto naturale. Far confluire le nostre forze verso un obiettivo comune, fare squadra, ci ha permesso di migliorarci l'uno con l'atro e di far uscire dal coro una voce più forte di tante voci sparse, una voce che diceva: "C'è anche questo, ascoltalo, magari ti piace, tanto noi lo facciamo comunque". Non esiste una filosofia di base, se non quella di essere noi stessi”.

“Macro Beats” ha firmato alcuni dei dischi-riferimento della Black Music italiana e a breve produrrà il nuovo disco di Ghemon. Che novità ci aspettano?
MACRO MARCO: “In realtà una ‘non novità’, che è proprio quella di aspettarsi delle novità. Ghemon ci ha sempre abituato ad una continua evoluzione, disco dopo disco, ed ha il grosso merito di non essersi mai seduto sui propri allori riproponendo una formula che gli assicurasse la vincita”.

Oggi le etichette discografiche rap si stanno moltiplicando. Qual è il "marchio di fabbrica Macro Beats"? Cosa vi contraddistingue?
MACRO MARCO: “Mi piace pensare che il pubblico associ al marchio ‘Macro Beats’ un altro marchio, quello del ‘Quality Control’. Credo che sia questa la nostra peculiarità, quella di fare musica di qualità con professionalità, da professionisti, ma anche da fan. In ogni brano, in ogni album, in ogni supporto, trovi, oltre alla musica stessa, la nostra voglia, il nostro sudore, le nostre speranze, il nostro passato e il nostro sguardo verso il futuro. A molti, questa patina, che non si leva con il cellophane del cd, si è attaccata addosso e molti l'hanno fatta loro”.

Unlimited Struggle festeggia 10 anni di attività. Quali sono i principali cambiamenti che avete rilevato all'interno della scena dal 2004 a oggi?
STOKKA: “Un gruppo di amici, che prima forma una crew, affina non solo la propria arte musicale ma impara anche quella che è la gestione di tutti gli aspetti promozionali di un artista e di un disco. E' questo quello che in questi 10 anni è cresciuto in noi”.
DJ SHOCCA: “In questi 10 anni la scena è cresciuta di pari passo con l'interesse crescente dall'esterno. Alcuni hanno saputo esporsi in un modo, altri hanno voluto preservare le proprie radici in un altro. Noi abbiamo intrapreso il cammino che più ci è parso consono alle esigenze espressive che ci contraddistinguono”.

Dalle sonorità ai testi, nei vostri progetti "vecchio" e "nuovo" si fondono abilmente tanto che alcuni dei vostri classici verranno persino ristampati in vinile. Da cosa nasce questa scelta?
STOKKA: “Il vinile per noi è un simbolo importante. Tutto è iniziato da lì e ci teniamo a ribadire il nostro attaccamento a questo tipo di supporto”.
DJ SHOCCA: “Nasce da una consapevolezza di quello che è stato per portare avanti quello che verrà. Nuove sonorità a braccetto con la celebrazione in vinile dei successi che ci hanno portato fino a qui”.

Tante le novità firmate Unlimited Struggle. Dopo "Fantastica Illusione" di Johnny Marsiglia e Big Joe sarà la volta del nuovo lavoro di Mistaman, ma si parla anche di un "sostanzioso EP". Di che si tratta?
STOKKA: “Sì, è in arrivo prima dell'estate e vede Stokka & MadBuddy alle prese con dei beats di DJ Shocca. Molti si aspettano un approccio molto classico ma... saprà stupire!”
DJ SHOCCA: “Sarà un lavoro che filtrerà le esperienze di Stokka, Mad Buddy e Dj Shocca, lasciando ancora una volta il segno. Un'attitude classica che riesce a non restare intrappolata nel triste effetto ‘throwback’”.

L'appuntamento con "Blue Struggle" è per giovedì 17 ai Magazzini Generali, via Pietrasanta 16, Milano. Apertura porte alle 20.

Francesca Nera
francesca.nera@ilgiorno.net