Milano, 8 aprile 2014 - È come investire sulla cultura, sui valori inossidabili, su un alimento che è un collante sociale ed evoca la convivialità, l’accoglienza, la famiglia, il senso di appartenenza, il sano nutrimento. C’è qualcosa di straordinario nel potere evocativo e simbolico del pane. Se è per quello c’è anche nelle pagine di un quotidiano come il Giorno che dell’attenzione alla gente e al territorio ha fatto la sua ragione di esistere.

E non poteva che nascere con questa filosofia la campagna «Il Pane del Giorno» rivolta ai panificatori e ai nostri lettori, un’iniziativa che debutterà nei prossimi giorni per premiare il lavoro di chi interpreta la nobile “arte bianca” e insieme stimolare i milanesi a pretendere per le proprie tavole prodotti da forno preparati nel rispetto di rigore e qualità, potendo contare - perché no? - anche su un aiuto concreto e tangibile.

Facile da ottenere e ancora più facile da utilizzare. Da lunedì 14 aprile Il Giorno pubblicherà un coupon che darà diritto a uno sconto del 10% nei numerosi esercizi di Milano, ma anche della provincia 8Grande Milano e Legnano) e di Monza Brianza che hanno aderito con entusiasmo alla campagna (ecco l’elenco dei negozi), botteghe che peraltro saranno facilmente identificabili grazie ad apposite locandine che i panificatori aderenti esporanno al pubblico. Un progetto che avrà una durata significativa: proseguirà fino agli ultimi giorni di giugno. E uno sconto - va detto - applicabile ai clienti che presenteranno il coupon dopo avere acquistato prodotti da forno per almeno 5 euro.

Grazie ai tagliandi pubblicati sul Giorno, i nostri lettori potranno non solo ottenere il previsto 10% di riduzione sulla spesa: i panificatori che hanno aderito all’iniziativa offriranno loro anche un piccolo assaggio di pani tipici e prodotti da forno, un “benvenuto” e insieme un “regalo” e una “cortesia” che in qualche modo riassumono il senso di questa campagna, in un momento di crisi economica che ha notoriamente raffreddato i consumi e che spesso - anche per la forte concorrenza della grande distribuzione - ha indebolito la famosa “spesa sotto casa” e il rapporto tradizionale fra la gente del Milanese e della Brianza monzese e i panificatori locali.

Il messaggio è evidente: sostegno aperto a quel “commercio di prossimità” che vuole tornare a giocare un ruolo di primo piano in un momento difficile ma anche stimolante. Perché se è pur vero che la crisi lascia il segno, l’opinione pubblica si sta dimostrando più che mai interessata a recuperare una sana cultura del cibo e comunque ad esigere prodotti e lavorati rispettosi della qualità.

Sullo sfondo della campagna “Il Pane del Giorno” l’elogio del “fresco”, qualità essenziale di un alimento artigianale, paradigma del “mangiare sano”, rassicurante e dal valore quasi sacrale, che una certa banalizzazione del settore agro-alimentare minaccia invece di mettere ai margini dei consumi.
Scelta naturale per un quotidiano come Il Giorno che negli anni si è imposto come voce originale e indipendente nel panorama editoriale italiano. Tre mesi per fare incontrare chi fa il pane e chi lo consuma. Comunque chi lo ama. Perché tra loro nasca una “belle histoire”.