Milano, 13 marzo 2014 - Sul palco di "The Voice of Italy" è arrivato l'uragano (milanese) J-Ax. Irrefrenabile, alieno a ogni forma di politically correct (come quando scherza con una concorrente "Sembra che hai passato piu tempo a scegliere i centrini che ti sei messa addosso che a curare l'interpretazione"). Animale da palcoscenico, ha conquistato pubblico e colleghi coach, tanto da essere oggi tra i trend topic di Twitter, testa a testa con la Carrà nazionale. La prima a salire a bordo del team J-Ax è Luna, 23 anni che conquista i quattro coach con una versione coraggiosa di "Albachiara" (insidioso classico di Vasco Rossi). La spunta il rapper milanese (nonostante la corte spietata del toro loco Pelù): "Voglio sperimentare cose nuove" dice Luna. E' lei il primo acquisto della squadra e viene accolta con un immancabile "Vai zia". 

Il secondo acquisto del team J-Ax  è il napoletano Ivan che sale sul palco con "Vengo dalla Luna" di Caparezza. Poche note e la grinta del partenopeo e il suo ritmo hip hop fanno schiacciare il pulsante rosso "I want you". J Ax dice anche di aver già visto delle performance del ragazzo napoletano su You Tube (una versione rock di una canzone di Gue Pequeno, cantante del Club Dogo). Terzo tassello del puzzle è Giusy, 36 anni (da San Giorgio a Cremano) con il suo brano "Don't worry 'bout a thing"

"Io voglio una squadra di losers - dice J-Ax - che sappiano sovvertire tutto. Io voglio gente di carisma, che rompa la musica che sentiamo in Italia che sembra quella dei centri commerciali". Memorabili alcune perle snocciolate durante le esibizioni: "Se ci fosse stato ancora qui Cocciante lo avresti sbrinato e gli avresti fatto lisciare i capelli", "questa canzone sembra quella dei cartoni quando muore il cerbiatto" (dice dopo la bella performance di Antonella, team Noemi). Pungente quando serve: "Tu devi staccare il poster del cantante e appendere il tuo" (dice a una cantante secondo lui troppo simile all'originale), "Sembra che tu stia facendo la lap dance da solo" e "Non basta avere il giubbotto di pelle, per essere rock devi avere i segni sulla tua di pelle". J Ax è anche il coach che si commuove, che si alza per abbracciare una concorrente scartata, che si commuove e dice con orgoglio "i veri uomini piangono e accarezzano gattini". 

Livello delle voci alto (con due standing ovation per la "regina scalza" Gianna con la sua versione di Janis Joplin e per Daria con "I have nothing"), tonici anche gli altri coach: Pelù che schiaccia il bottone al primo accenno rock e si accaparra il capellone Giacomo ("Mi mancava Cocciante"), Raffaella Carrà (più carismatica che mai (con tanto di tributo di un concorrente che sceglie la sua "Rosso" e viene ri-scelto) e un'arrembante Noemi ("Pensavo di essere di nicchia ma vado via come il pane"). 

Questi i team dopo la prima puntata di Blind Auditions:

Team Raffaella Carrà: Federica Buda (Catania), Tommaso Pini (Firenze) e Simone Di Benedetto (Acireale - Catania). Team Piero Pelù: Giacomo Voli (Correggio – Reggio Emilia), Paola Bivona (Pontedera – Pisa) e Daria Biancardi (Palermo). Team J-Ax: Luna Palumbo (Salerno), Ivan  Granatino (Aversa - Caserta) e Giusy Scarpato (San Giorgio a Cremano - Napoli). Team Noemi: Gianna Chillà (Roma), Simona Farris (Budoni – Olbia-Tempio), Andrea Veschini (Roma) e Antonella Anastasi (Catania).